I film dei Vanzina al centro di una battaglia legale e familiare.Enrico Vanzina ha vinto la causa contro sua cognata, moglie del regista Carlo. Lo sceneggiatore e fratello del re dei cinepanettoni, ha avuto ragione nella disputa civile intentata contro Elisabetta Melidoni e le nipoti Assia e Isotta. In pratica le eredi di Carlo dovranno restituire 391mila euro alla International Video 80, la casa di produzione che i due fratelli detenevano insieme per l’85% fino alla morte del regista. Si tratta, secondo la sentenza, di somme che Carlo Vanzina avrebbe ricevuto tra il 2016 e il 2018 per esigenze personali e familiari, ma mai restituite.

Secondo quanto riportato da “Il Messaggero”, il giudice ha parlato di “arricchimento ingiustificato e di reticenza in sede di redazione di inventario” da parte della vedova. Prima della causa c’erano stati tentativi di conciliazione e verifiche tecniche indipendenti, tutte concordi nel rilevare l’esistenza di un debito. A quel punto è stata la Melidoni a contestare non solo i movimenti bancari tra i due fratelli e la loro società, ma addirittura la validità delle firme attribuite a Carlo. Per questo Enrico ha deciso nel 2020 di citare in giudizio cognata e nipoti.

Alla disputa civile si è aggiunta una coda penale. Melidoni ha denunciato il cognato per truffa, ma la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione, poi confermata anche dopo l’opposizione della donna. Ora è Enrico Vanzina ad accusare la cognata, questa volta per calunnia: “Non ho mai fatto dichiarazioni in questi anni, ho vissuto un dolore profondo per la morte di Carlo ma per me contano solo le verità processuali acclarate. Il debito non è verso di me, ma verso la società. Ed è stato certificato da una perizia contabile”