Jerry Calà è stato intervistato dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera, ecco un estratto:
Ha visto che strana estate? Si parla di caro ombrelloni, dei bagnini che protestano, di spiagge semi vuote. Che sta succedendo?
«Non ho visto il deserto nelle spiagge, ma c’è sicuramente un tema legato ai prezzi. Alcuni stabilimenti sono impeccabili, altri non all’altezza. È capitato anche a me che mi chiedessero cifre folli per lettini e ombrellone appiccicati tra loro. Questo non va bene».
«Sapore di mare», 1983. La famiglia Pinardi, da Napoli, arriva a Forte dei Marmi nell’hotel prenotato a gennaio. Altra Italia?
«È cambiato molto. Le ferie di venti giorni o di un mese sono morte. Oggi durano al massimo una settimana, dieci giorni, perché ci si può permettere questo. Mi sembra che abbia ragione chi ieri, in un bar qui in Sardegna, scandiva quella frase che è ormai uno scioglilingua: “Quest’anno manca il ceto medio…”. Fino a qualche anno fa al mare si vedevano barche di ogni tipo. Oggi o trovi il piccolo gommone o lo yacht. È un mondo diverso».
fonte CORRIERE
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