Intervistata da “Vanity Fair”, Ornella Muti fa un bilancio sul suo essere donna e madre:

“Quando mi dicono che sono ancora bella mi incazzo perché, arrivata a questo punto, mi piacerebbe semplicemente essere una persona e non un’immagine. Mi tengo bene perché non bevo Coca-Cola e non mangio prodotti come la Nutella, ma è ovvio che non sia più quella di prima. Quando vado a ritirare un premio e vedo le mie foto da giovane mi capita di pensare ‘che peccato’ ma, alla fine, bisogna rassegnarsi. Rimanere fermi a quello che eravamo è stupido, un insulto alla vita. Invece di concentrarsi su quello che si è perso è meglio pensare a quello che si è guadagnato”.

E ancora:

Ho sempre cercato qualcuno cui potermi appoggiare e delle braccia in grado di accogliermi, forse anche per aver perso mio papà molto piccola, ma con gli anni ho capito che l’amore non deve essere idealizzato così come non deve essere idealizzato l’uomo. Mi è capitato in passato, e ho sofferto molto per questo. Per risponderle l’amore mi manca, certo, ma non ne faccio un cruccio. Semmai un uomo si avvicinasse oggi dovrebbe accettarmi per quella che sono”.

Infine una considerazione:

“Tutti desiderano che arrivi un momento in cui la gente ti vuole, ti ama e ti adula ma io non ho mai mirato a quello. Le star non sono eterne: come per tutte le cose c’è un inizio, un apice, una caduta e forse una risalita, ma se non avessi avuto dei punti di riferimento intorno a me probabilmente mi sarei persa, imbottita di Xanax”.