Gianni Nannini è intervenuta, ieri sera, nel programma di Rai 1 Top Dieci. Intervistata da Carlo Conti racconta come siano nate alcune sue hits di successo, tra cui i Maschi del 1987:

“Ero molto stanca quel giorno. Quando mi vengono gli incisi, mi viene la canzone. Ero a Milano, nel sottotetto, quando compongo devo stare vicino al cielo, tutte le mie hits sono nate così, che sopra non c’è niente.”

La natura e il legame molto forte con la sua terra che la cantante mette sempre al primo posto:

“al primo posto metto la mia terra, Siena, la campagna perché è proprio lì che componevo le mie prime canzoni. Anche se ora non posso raccontare i particolari. Andavo nelle zolle e le mie prime canzoni parlavano di rinascita“.

Gianna Nannini continua raccontando aneddoti e curiosità personali, menzionando anche i cantanti che l’hanno ispirata:

“Il concerto più bello della mia carriera? Direi all’Arena di Verona, sotto la pioggia con l’orchestra sinfonica. La pioggia porta una magia. La gente mi ha aspettato e ho potuto fare un concerto bellissimo, come non mai, secondo me. Tra i cantanti, invece, all’inizio sono stata folgorata da Domenico Modugno. L’ho visto in televisione con questo modo di aprire le braccia. Sentivo la melodia attraverso il suo corpo, come la trasmetteva. Poi Janis Joplin: quando sono andata a vivere a Milano mi dicevano che avevo qualcosa di simile a lei. Ho comprato un suo disco e poi li ho comprati tutti. Mi ha dato la coscienza di me: non si può morire per il rock and roll, bisogna vincere e io per lei ho voluto vincere.”

Tantissime le canzoni di successo della Nannini che sono rimaste per settimane ai vertici delle classifiche: America (1979), Profumo (1986), Ragazzo dell’Europa (1982). Ai primi due posti spiccano Bello e impossibile (1986) e Fotoromanza (1984). Ma qual è il brano che non può mai mancare nei concerti di Gianna:

“Io non ce l’ho ma per loro Meravigliosa Creatura, non puoi andare via senza averla fatta”