Sharon Gusberti, l’attrice che interpretò Sharon Zampetti ne I Ragazzi della III C, racconta a Fanpage.it la sua storia: dal provino saltato all’ultimo che le spalancò le porte della serie, al successo improvviso che la costrinse a indossare una parrucca per uscire di casa:

“Durante la prima serie non ci guardava nessuno. Giravamo per le strade di Roma a fare le riprese, non avevamo problemi di nessun tipo. Noi non sapevamo cosa sarebbe successo, sapevamo che dovevamo fare una serie di otto puntate e che finiva lì. Fu un successo talmente pazzesco che difatti delle volte ci domandiamo cosa sarebbe successo oggi con i social media. Dopo la prima puntata, non potevo più girare per strada a Milano. Pensi che risolsi tutto con una parrucca coi ricci neri, era l’unico modo per tornare a camminare come una persona normale. È stata una roba pazzesca”.

L’attrice spiega, anche, come mai decise di lasciare:

“Dopo la terza stagione mi proposero di fare un’altra serie, che era un naturale proseguimento d’età dei personaggi, anche se non era esattamente il seguito dei Ragazzi della III C. Sinceramente, non era granché. Sentivo che era qualcosa di già fatto. Nel frattempo, ero tornata a Milano sarei dovuta ritornare a Roma e sentivo anche che avrei dovuto mettermi a studiare recitazione. Io mi scrivevo le battute sulle mani, recitavo perché anche nella realtà ero quel personaggio lì. Poi, diciamo che ero più o meno fidanzata da tre anni con il mio attuale marito”.

Torna a Milano, si sposa, sparisce. Oggi, a sessant’anni e con due figlie – una di trentacinque anni, l’altra appena maggiorenne –, guarda indietro senza rimpianti:

“Mi scrivevo le battute sulle mani, non mi sentivo attrice”.