Alessia Merz è stata intervistata domenica da Barbara D’Urso ed ha raccontato la sua esperienza in “Non è la Rai“, vero programma cult anni 90 diretto da Gianni Boncompagni, specificando che era presente molta competizione tra le ragazze. 

«Ambra era stupenda, l’ho sostituita tre giorni e non era facile avere al microfono Gianni Boncompagni tutto il tempo, lui parlava parlava parlava… E tu intanto dovevi avere il tepo di reazione. Poi faceva battute, rideva, si divertiva»

 Barbara D’Urso poi ha sollevato la questione della “competizione” tra le ragazze.

«Io la chiamo “selezione naturale”. Se non avevi una grande autostima non sopravvivevi. Il primo giorno mi stavo sedendo in prima fila, pensando che ogni posto fosse uguale, mi hanno tolto la sedia sotto al sedere. Sono quasi caduta. Poi quando ti facevano il contratto in esclusiva, ti davano tutto. Ci ho messo due mesi ad arrivarci. Più delle ragazze, a sgomitare erano i genitori. Facevano: “la mia ha preso tre inquadrature”, “la mia due. Io pensavo: meno male che mia madre sta a Trento e io sto qui da sola. Eravamo già ienette. Ti dovei fare il carattere per stare lì».