All’inseguimento della pietra verde (Romancing the Stone) è un film del 1984 diretto da Robert Zemeckis, interpretato da Michael Douglas e Kathleen Turner. Il film ha avuto un sequel l’anno seguente, Il gioiello del Nilo, diretto da Lewis Teague, con gli stessi interpreti principali ed un analogo risultato positivo al box office. Distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il 30 marzo 1984, incassò oltre 76 milioni di dollari, ottavo incasso della stagione e fu premiato ai Golden Globe 1985 come miglior commedia, preferito ad altri grandi successi dell’anno come Ghostbusters – Acchiappafantasmi e Beverly Hills Cop – Un piedipiatti a Beverly Hills

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TRAMA

Joan Wilder, una scrittrice di successo di romanzi d’amore e di avventura, riceve una angosciata telefonata della sorella Elaine, sequestrata su di una ricca imbarcazione da due delinquenti, Ira e Ralph, in Colombia, dove la donna si era recata alla ricerca del marito scomparso. Ma, prima di partire per il suo ultimo viaggio, l’uomo aveva inviato alla cognata Joan una preziosa mappa, con la indicazione del luogo dove è nascosta la “pietra verde”. E’ la mappa l’oggetto del ricatto di Ira e Ralph, che in mancanza daranno Elaine in pasto ai coccodrilli. A Joan non resta che partire per Cartagena: all’aeroporto d’arrivo essa sbaglia e prende una corriera verso la montagna: per un guasto, si trova sola, ma tuttavia seguita e spiata incessantemente da un certo Zolo, trafficante di droga, anche lui interessato alla mappa suddetta. 

MICHAL DOUGLAS: UN ALLIGATORE QUASI STACCO’LA MANO DI UN ADDESTRATORE

In occasione del 35 anniversario del film, Michael Douglas è stato intervistato da Variety e ha raccontato un aneddoto molto dark sulla realizzazione del film. La scena finale mostra lui che cerca di immobilizzare un coccodrillo per recuperare la famosa pietra verde: in quell’occasione successe qualcosa di imprevedibile e sconvolgente. Ecco le sue parole: 

“Quando afferrai la coda dell’ alligatore che nel film aveva mangiato la pietra, il rettile mi diede due colpi violenti in faccia. Poi si tuffò nella baia dove stavamo girando. Lo cercammo a lungo e dopo una lunga ricerca udimmo alcune persone urlare. Mi ricordo che le riprese erano in notturna e i due addestratori che seguivano la scena entrarono in acqua per cercare di riportarlo indietro. Purtroppo l’alligatore morse la mano di uno dei due e lo trascinò sul fondo dell’acqua. Subito dopo il suo collega, suo fratello, si tuffò mentre il coccodrillo lo stava sbranando, gli aprì la bocca e lo salvò. Lo portammo subito in ospedale e mi ricordo che la sua mano era ridotta veramente male in quanto aveva perso molto sangue. Andai a trovarlo visto che le sue condizioni peggioravano e lui mi sussurrò qualcosa: “Dovè il mio Rolex?”. Alla fine scoprimmo che l’alligatore morse anche l’orologio e grazie a questo procurò una ferita non letale. La mano fu salvata dai medici in ospedale: noi tornammo e sul posto, ci immergemmo,  e trovammo anche l’orologio che non so se più funzionato in futuro”

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