Il processo a carico del produttore televisivo Alberto Tarallo, accusato di bancarotta della società Ares Film è solo alle battute iniziali e già non mancano i colpi di scena. Falsa testimonianza e calunnia sono, infatti, i reati per i quali l’attrice Eva Grimaldi rischia di finire indagata a Perugia dopo che il pm di Roma, Carlo Villani, ha chiesto la trasmissione degli atti in relazione a quanto riferito dalla donna nel corso del processo a carico del produttore tv. L’Ansa ha infatti riportato: “Il rappresentante dell’accusa contesta all’attrice i reati di falsa testimonianza e calunnia per avere sconfessato in aula quanto da lei dichiarato nel corso delle indagini”. La Grimaldi “avrebbe sostanzialmente negato quanto verbalizzato in quella occasione e in particolare sul ruolo di Tarallo all’interno della società”.

In sostanza, mentre durante gli interrogatori aveva attribuito a Tarallo un ruolo di rilievo nella gestione economica della Ares, ora ha cambiato versione, come riporta La Repubblica: “‘Non mi sono permessa di dire che Tarallo aveva messo i soldi. Non fa parte della mia etica’, ha dichiarato, lasciando intendere un’accusa indiretta nei confronti della procura. Per questo motivo, il sostituto procuratore Carlo Villani ha chiesto di valutare se l’attrice possa essere indagata per falsa testimonianza e calunnia”.

Nel corso dell’udienza sono stati ascoltati anche Giuliana De Sio, che con la Ares ha girato diverse fiction: “Per le questioni artistiche parlavo con Tarallo, per quanto riguarda i contratti non ne so nulla perché se occupava il mio agente. Con Losito non avevo rapporti, l’ho visto pochissime volte”. Gabriel Garko, invece, ha raccontato qualche dettaglio sul rapporto tra Tarallo e Losito, che ha definito “spesso conflittuale”, aggiungendo che “a tratti Teo si sentiva messo da parte”.