La battaglia legale tra Naike Rivelli e Barbara D’Urso è iniziata oggi, 14 marzo. D’Urso ha querelato la figlia di Ornella Muti per due video pubblicati nel 2019, in cui criticava il suo programma di allora, Pomeriggio Cinque. «Il primo video riguardava» come spiegato al Corriere della Sera dall’avvocato di Rivelli Antonio Pelle poco dopo la prima udienza davanti al Tribunale di Alessandria  «un intervento di Sgarbi dove si parlava del suo appeal sessuale e dove sia Sgarbi che la D’Urso scherzavano tra loro; e Naike ha fatto un commento su quel modello di televisione, che in quel periodo aveva un enorme audience, e ha detto “Come è caduta in basso l’Italia che si guarda questi programmi trash”…’.

Inoltre, c’è una seconda clip che, come ha continuato Pelle, «riguardava una intervista fatta dalla D’Urso a Silvio Berlusconi prima della campagna elettorale in Sardegna del 24 febbraio 2019. Nel video Naike, sempre con sarcasmo, metteva in evidenza che quella con il Cavaliere non era un’intervista ma sostanzialmente un monologo in cui parlava solamente lui e ha fatto una battuta dicendo che se magari la signora D’Urso, accavallando le gambe faceva vedere la biancheria intima al presidente, lui smetteva di parlare a raffica richiamando alla memoria degli incidenti in cui effettivamente si era vista la biancheria intima della conduttrice».

Tali commenti non sono stati ben accolti da Barbara D’Urso, che a detta dell’avvocato «non ha individuato quella che è l’ironia e il sarcasmo di Naike nel dire alcune cose su un siparietto di un momento della trasmissione».