Nella storia di Hollywood c’è un elenco molto lungo di produzioni cinematografiche che dovevano partire in un modo e che sono finite per essere tutt’altro. Beverly Hills Cop è una di queste. Ora come ora è pressoché impossibile immaginarci un Axel Foley diverso da quello di Eddie Murphy, eppure i piani iniziali del film erano molto diversi e, pensate un po’, hanno coinvolto dapprima Mickey Rourke e in seguito, più da vicino, Sylvester Stallone come protagonista (non c’è niente da fare, negli anni ottanta Sly era come il prezzemolo)! Scopriamo cosa accadde e cosa andò storto.

L’idea originale: Beverly Drive e Mickey Rourke

L’idea del film, che all’epoca si doveva intitolare Beverly Drive, nacque intorno al 1977. Danilo Bach venne avvicinato dal produttore Don Simpson per scrivere una storia d’azione (non comica) su un poliziotto che crea scompiglio a Beverly Hills sentendosi un pesce fuor d’acqua. Il soggetto era pronto, ma le cose non si mossero fino al 1981, quando i produttori Jerry Bruckheimer e Don Simpson decisero di offrire il ruolo da protagonista a Mickey Rourke. All’attore venne fatto firmare un contratto d’esclusiva di 400 000 dollari, ma dato che i tempi della realizzazione finirono per allungarsi, Rourke si sganciò dal progetto, accettando un altro film. Nel frattempo, la sceneggiatura venne fatta ri-scrivere da Daniel Petrie Jr, il quale inserì molti elementi comici, orientando l’intero film verso un mix di azione e comicità.

Le prime chiacchiere con Eddie Murphy e l’arrivo di Stallone

Il cambiamento verso uno stile comico del film coincise con l’incontro avvenuto per caso in un parcheggio della Paramount tra i due produttori Jerry Bruckheimer e Don Simpson e Eddie Murphy. L’attore espresse interesse per il progetto, ma quando Simpson e Bruckheimer si presentarono alla Paramount dicendo di volere Murphy nel ruolo, arrivò la sorpresa: lo studio aveva già offerto la parte all’attore più in voga del momento: Sylvester Stallone. E lui, inaspettatamente, aveva accettato!

Gli sceneggiatori rimasero molto sorpresi dal fatto che Stallone fosse attratto da un progetto simile, e difatti saltò subito fuori l’inghippo. Sly chiese di mettere personalmente mano alla sceneggiatura e di fare alcune modifiche. Il suo potentissimo appeal da star, unito a una non indifferente nomination agli Oscar per aver scritto la sceneggiatura di Rocky, convinsero facilmente la Paramount a dargli l’okay.

La sceneggiatura di Stallone: i richiami a Cobra

La sceneggiatura ri-scritta da Stallone prevedeva una massiccia aggiunta di scene d’azione che avrebbero fatto lievitare il budget ben oltre il limite pensato dalla Paramount. Da 14 a oltre 20 milioni. Inoltre, il nome del protagonista era stato cambiato da Axel Foley ad Axel Cobretti (suona familiare vero?), il personaggio di Michael Tandino sarebbe stato il fratello di Axel, Jenny avrebbe avuto una storia d’amore con lui e il film si sarebbe intitolato “The Motor City Cobra”.

Di fronte a questi importanti cambiamenti, sia la Paramount – che non voleva spendere tutti quei soldi – sia i produttori e gli autori originali – che avrebbero comunque preferito la comicità all’azione – rimasero perplessi. Sapevano che non c’era modo di procedere con la versione di Stallone, ma la cosa che incuteva più timore  era farglielo capire. Eppure tutte quelle paure furono vane, perché le cose andarono più lisce del previsto. Quando si svolse l’incontro con Sly, lui fu estremamente gentile e decise di tirarsi indietro dal progetto senza alcuna resistenza. In ogni caso, anche Stallone ottenne un beneficio da tutta questa storia, perché, da quello che avrete sicuramente intuito, molte delle scene da lui scritte per Un piedipiatti a Beverly Hills furono poi riutilizzate per il suo film Cobra.

Il resto lo sappiamo, Eddie Murphy ha messo a segno una delle sue interpretazioni migliori e in più il film fu un successo straordinario al botteghino, con oltre 316 milioni di dollari incassati.