In onda stasera su Rete 4 il film considerato uno dei più belli sulla fantascienza, Blade Runner

Uscito nel 1992, fu diretto da Ridley Scott e interpretato da Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Edward James Olmos e Daryl Hannah. La sceneggiatura, scritta da Hampton Fancher e David Webb Peoples, è liberamente ispirata al romanzo del 1968 Il cacciatore di androidi (Do Androids Dream of Electric Sheep?) di Philip K. Dick.

 

Trama

Los Angeles, 2019, in un futuro tecnologico caratterizzato dalla decadenza urbana e sociale il detective Rick Deckard (Harrison Ford), un poliziotto specializzato nella caccia di androidi, viene incaricato di trovare e uccidere 5 replicanti che sono fuggiti da una colonia spaziale e si sono rifugiati sulla Terra. Mentre Deckard è all’inseguimento dei replicanti è attratto da una donna misteriosa (Sean Young) che potrebbe far vacillare le sue certezze.

Curiosità 

Blade Runner è universalmente riconosciuto come l’opera di genere science-fiction tra le più importante del XX secolo. Il film ha avuto un enorme impatto sulla società e sull’immaginario collettivo per la sua rappresentazione futuristica di un mondo distopico post-apocalittico. Harrison Ford sarà inoltre presente, accanto a Ryan Gosling, nel sequel Blade Runner 2049, in uscita in italia il 5 Ottobre 2017, diretto da Denis Villeneuve e prodotto da Rydley Scott. Trent’anni dopo gli eventi del primo film, l’Agente K della Polizia di Los Angeles (Ryan Gosling) scopre un segreto sepolto da tempo che ha il potenziale di far precipitare nel caos quello che è rimasto della società. La scoperta di K lo spinge verso la ricerca di Rick Deckard (Harrison Ford), un ex-blade runner della polizia di Los Angeles sparito nel nulla da 30 anni.

Tante versioni

Esistono sette versioni differenti di Blade Runner. La versione di lavoro originale venne proiettata durante degli screening selezionati, ma l’accoglienza sostanzialmente negativa da parte del pubblico presente portò a introdurre delle modifiche alla pellicola, come l’aggiunta di un lieto fine e di una voce narrante fuori campo. La Workprint Version venne proiettata senza l’approvazione di Ridley Scott al Los Angeles Fairfax Theater nel maggio 1990, a un evento della Academy of Motion Picture Arts and Sciences nell’aprile 1991, e a settembre e ottobre 1991 al Los Angeles NuArt Theater e al San Francisco Castro Theater. Una seconda versione è stata presentata unicamente a San Diego nel maggio 1982 (San Diego Sneak Preview). A eccezione di tre brevi scene supplementari essa è identica alla versione cinematografica statunitense.

La versione cinematografica statunitense, contenente le modifiche successive alla Workprint Version e conosciuta come Domestic Cut, uscì nel giugno 1982. Nelle sale del resto del mondo venne proiettato invece l’International Cut. Questa versione include alcune scene piuttosto violente e assenti nella versione nord americana, come quella in cui Roy preme i pollici negli occhi del dottor Tyrell o quella in cui si conficca un chiodo nel palmo della mano durante l’inseguimento a Deckard. Nel 1986 uscì negli Stati Uniti una quinta versione, pesantemente tagliata per rispondere alle esigenze di una trasmissione televisiva.

La prima modifica sostanziale al film risale al Director’s Cut del 1992, una versione del regista rieditata sotto la supervisione di Michael Arick e più fedele alla prima versione di lavoro della pellicola. Venne rimossa la voce narrante fuori campo così come il lieto fine della fuga di Deckard e Rachael, inoltre venne inserita la scena in cui Deckard sogna un unicorno. Quest’ultima, congiunta alla sequenza finale in cui Rachael colpisce con la scarpa l’origami in foggia di liocorno, insinuano il dubbio, assente nelle altre versioni, che lo stesso Deckard possa essere un replicante. Secondo questa interpretazione, Gaff, il collega di Deckard che lascia l’origami nel suo appartamento, sarebbe a conoscenza dei sogni di Deckard, portando alla conclusione che i ricordi dell’uomo siano artificiali come quelli degli altri replicanti; ipotesi tra l’altro avvalorata dallo stesso Scott.

Le riprese di Blade Runner iniziarono il 9 marzo 1981 e durarono quattro mesi. Si svolsero negli studi di Burbank, dove vennero ricreate le strade di una Los Angeles futuristica.

Il cast

Il casting del film si rivelò problematico, specialmente per il ruolo di Rick Deckard. Lo sceneggiatore s’immaginava Robert Mitchum nel ruolo di Deckard e scrisse i dialoghi del personaggio con lui in mente. Ridley Scott e i produttori passarono mesi in riunioni e discussioni con Dustin Hoffman, il quale infine se ne andò a causa di punti di vista divergenti sul personaggio. Furono presi in considerazione numerosi altri attori per il ruolo principale, tra cui Gene Hackman, Sean Connery, Jack Nicholson, Paul Newman, Clint Eastwood, Tommy Lee Jones, Arnold Schwarzenegger, Al Pacino e Burt Reynolds. Fu infine scelto Harrison Ford a causa di numerosi fattori, tra cui la sua parte nei film di Guerre stellari, il suo interesse per la storia di Blade Runner e le discussioni con Steven Spielberg, che all’epoca stava completando I predatori dell’arca perduta e aveva elogiato molto il lavoro svolto dall’attore nel film. Dopo i successi dei suoi film precedenti Ford era alla ricerca di un ruolo più drammatico.

 

Ridley Scott odiato da tutti

Scott si impegnò con grande dedizione per riuscire a litigare ferocemente in pratica con tutte le persone impegnate nella realizzazione del film. Le condizioni estreme delle riprese – come 33 giorni consecutivi di riprese notturne trascorsi a ingoiare il fumo sparato sul set – e gli atteggiamenti del regista gli alienarono da subito le simpatie della crew. Il regista rilasciò anche un’intervista alla stampa inglese, in cui dichiarava di preferire le maestranze inglesi, perché abituate ad eseguire gli ordini senza far storie, rispondendo solo un “Yes, gov’nor”. Gli uomini della troupe, in risposta, si fecero stampare delle magliette con la scritta ironica “Yes, gov’nor, my ass” (Sissignore col cazzo), indossandole a lavoro. Scott reagì facendosene realizzare una con su scritto “Xenophobia sucks”. Grande tensione, dunque, sul set, tanto che molti membri della crew presero a chiamare il film Blood Runner. (blood=sangue).

Incidenti da set 

La scena in cui Deckard spinge Rachael contro il muro, per impedirle di lasciare il suo appartamento, non era prevista dal copione. Scott la suggerì ad Harrison Ford per ottenere una reazione di sorpresa da Sean Young, ma l’attore ci mise un po’ troppo zelo, a tal punto che l’attrice si fece male sul serio, mettendosi a piangere.

Il montaggio, tra aggiunte e modifiche

Il budget preventivato venne superato di oltre il 10%; Bud Yorkin e Jerry Perenchio fecero allora leva su una clausola del contratto che permetteva loro in questo caso di licenziare il regista e Scott mantenne il posto solo grazie all’intervento di Alan Ladd, Jr., presidente della The Ladd Company. Il montaggio del film si svolse in Inghilterra nell’estate del 1981. Numerose scene dovettero essere tagliate affinché la durata della pellicola non superasse le due ore, come richiesto dalla produzione. Furono così eliminate le sequenze in cui Deckard visita Holden in ospedale e quella in cui sogna un unicorno, mentre altre vennero pesantemente tagliate, principalmente quelle girate nell’appartamento di Deckard in cui compare anche Rachael.

Dopo alcune anteprime in cui i produttori non compresero numerosi elementi del film, e le reazioni del pubblico furono sostanzialmente negative, si decise di inserire una voce narrante fuori campo per facilitare la comprensione di alcuni aspetti della storia. Al regista non piacque l’idea della voce fuori campo e non partecipò alla stesura finale dei testi. Venne inoltre modificato il finale per renderlo più lieto, utilizzando allo scopo delle scene girate da Stanley Kubrick per Shining e poi scartate. Harrison Ford non gradì le modifiche effettuate ma fu costretto dalla produzione a registrare le battute per la voce narrante.