Blow è un film del 2001 diretto da Ted Demme. La storia è basata su un romanzo di Bruce Porter su George Jung, un trafficante di droga legato al cartello di Medellín, attivo negli anni settanta e ottanta. Nel cast troviamo Johnny Depp, Penelope Cruz e Ray Liotta. La pellicola è stata un successo al botteghino ed è stato apprezzato notevolmente dal grande pubblico.

TRAMA

George Jung è un trafficante di droga degli Stati Uniti. Cresciuto tra l’amore per il padre e un rapporto difficile con la madre, il giovane George inizia a spacciare erba in California. Ben presto i suo affari cresceranno facendolo diventare un potente trafficante e il punto di riferimento del Cartello di Medellìn. Inizierà a trafficare cocaina per il leggendario Pablo Escobar. Una vita fatta di illegalità, eccessi, soldi che lo porterà ad avere tanti nemici. Unico segno di normalità nella sua vita è la nascita di sua figlia, avuta da una donna colombiana.

LA STORIA VERA DI GEORGE JUNG

Negli anni ’70 e ’80 George Jacob Jung diventato uno dei trafficanti di droga più importanti del mondo. Alleato del cartello di Medellin di Pablo Escobar, ha contribuito alla costruzione di un vero e proprio ponte per il passaggio della cocaina dal Sudamerica e dal Messico fino agli Stati Uniti. Venne arrestato per la prima volta nel 1972: l’uomo venne infatti trovato con circa 330 kg di marijuana mentre si trovava al Playboy Club. Riguardo l’arresto: c’erano star del cinema. Altri erano star della musica. Io, invece, ero una star del fumo. La condanna fu di 26 mesi da trascorrere nella prigione di Danbury. E fu qui che il futuro protagonista di Blow conobbe Carlos Lehder, che lo introdusse alla realtà dei cartelli colombiani.

Pablo Escobar e il cartello di Medellìn raccontati dall'ex trafficante di droga George Jung | Wired Italia

Jung fu poi arrestato in Massachusetts nel 1987 nella sua casa di Nauset Beach, vicino a Chatham, da uomini della DEA nel corso di un blitz. Proprio in questo periodo, Carlos Lehder, temendo dì essere estradato negli USA, cominciò a cooperare con il governo colombiano. Con il consenso di Pablo Escobar, Jung testimoniò contro di lui e fu liberato ma dopo un certo periodo di assenza dal mondo del traffico internazionale, egli ricominciò con il traffico di droga, in modo da farsi un po’ di soldi, uscire dal giro e ricrearsi una nuova vita con sua figlia. Successivamente fu arrestato in Messico con molte centinaia di chili di cocaina e fu condannato con tre capi d’accusa. Fu incarcerato al Fort Dix Federal Correctional Institute, in New Jersey.

Blow' Inspiration George Jung Dead at 78

Il finale del film Blow fa vedere che avrebbe dovuto essere scarcerato nel 2015, ma in realtà fu liberato il 2 giugno 2014 per buona condotta all’età di 71 anni venendo ammesso a un regime di 8 anni di libertà condizionata. Nel 2016 purtroppo tornò di nuovo in carcere per aver violato la libertà vigilata. George è morto il 5 maggio 2021 nella sua casa di Boston, con la moglie Ronda al suo fianco fino alla fine. La notizia fu annunciata tramite l’account Twitter ufficiale con una citazione dal film Blow:

“Che tu possa avere sempre il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso, e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle”. La causa della morte non è stata resa nota, anche se aveva avuto problemi al fegato e ai reni.

L’AMICIZIA CON JOHNNY DEPP

Johnny Depp e George Jung si incontrarono varie volte: sia prima che dopo la realizzazione del film, un legame che hanno mantenuto saldo negli anni. Quando Boston George morì l’attore spese queste parole di cordoglio:

“Sapete, posso solo ricordare George con un grande sorriso del ca**o stampato sulla faccia”, ha commentato con un po’ di ironia Depp. “Veramente è una perdita enorme, perché quell’uomo viveva la vita senza scrupoli. Voglio dire, era senza paura. Era un uomo molto speciale. Mi ha insegnato molto. Era il filosofo della prigione”.

IL RIMORSO DELLA FIGLIA

Non appena la figlia, Kristina Jung, avendo visto il film nel 2001, fu presa dal rimorso per non aver mai visitato il padre George (situazione raccontata nel finale), andò a trovarlo nella primavera del 2002, affermando di essere molto dispiaciuta di non averlo fatto prima di allora. Dopo l’uscita dal carcere nel 2014, Jung i due riallacciarono definitivamente i rapporti. Kristina frattempo si è sposata e gestisce una piccola impresa d’abbigliamento.