Il cantante Cesare Cremonini, a Esordi, programma di Rai Radio 2, parlando del suo libro “Let them talk”, dichiara:

“Le canzoni per me con il passare del tempo sono diventate non solo un’esperienza emozionale ma anche cognitiva. Ho cercato di metterci anche i miei pensieri… Alcune canzoni nascono in un periodo molto diverso da quando sono state maturate attraverso l’esperienza, quindi magari le scrivi 4 o 5 anni dopo che hai vissuto un’esperienza e questo per me è un collegamento molto più importante di quello che è il semplice identificarsi in una canzone”.

E poi continua, ricordando i suoi esordi:

“La mia vita è sempre stata una fuga da qualcosa. Provengo da una famiglia borghese, apparentemente felice, però sono fuggito molto presto. Sono scappato di casa a 18 anni grazie alla musica, mia madre non ha fatto in tempo neanche a darmi le sberle perché da quando le ho detto ‘voglio fare il cantante’, due anni dopo ero già in tour”.

E a proposito dei Lunapop, dichiara:

“Ho perso tutto quando i Lunapop sono scoppiati, un successo troppo grande, troppo travolgente per dei ragazzini così giovani. Ho ricominciato da zero, sono entrato in punta di piedi nel mondo dei cantautori e vent’anni dopo sono arrivato dove in fondo volevo arrivare, cioè ad oggi. Faccio i concerti negli stadi che sono stati il sogno della mia vita da quando sono un bambino…”.