Pochi giorni fa, è morto Robert Miles e la notizia ha suscitato in ogni singolo ragazzo degli 80-90 un profondo vuoto interiore. Nella seconda metà degli anni ’90 la sua iconica ‘Children‘ è diventata una delle tracce dance-trance più suonate di sempre, arrivando al numero 1 delle classifiche in più di 12 Paesi al mondo.

Robert Concina, questo il suo vero nome, è scomparso a Ibiza in seguito ad una malattia non precisata, secondo quanto riportato dal sito di ‘Mixmag’, che ha citato ‘DJ Mag Italia’. Nella sua carriera ha prodotto musica sempre sperimentando nuove sonorità; e, nel segno della sperimentazione, ha creato la stazione radio ‘Open Lab’ sulla frequenza 106.4 FM a Ibiza e Formentera.

 

Perchè Children è così importante per ogni singolo ragazzo di quelle generazioni? La risposta è molto semplice, è stato il primo vero successone e tormentone che abbiamo sentito tutti ogni singolo giorno da quando è stata trasmessa per la prima volta in radio. Essa rappresentava la prima cassetta che si metteva alle gite, è stata una delle prime canzoni che abbiamo ballato nelle disco, è stato il simbolo del festivalbar e successivamente è divenuta un vero e proprio cult degli anni 90 in chiave vintage.

 

Ognuno di noi ha cercato di riprodurre la canzone sulla tastiera, ha provato a imparare il motivetto, è stata la prima a farci battere il cuore. La discoteca e il sabato pomeriggio, ogni tanto la sera, motorino in due rigorosamente col bomber, per le ragazze trucco e coda alta e tanta spensieratezza.

E’stata anche la prima canzone ascoltata in una discoteca notturna per molti di noi, l’abbiamo messa come suoneria nei nostri nokia 3210, è stata il simbolo di molte feste di 18 anni ed è ancora attuale, sopratutto ora che il grande compositore se ne è andato. Verso gli anni 90 dove le discoteche erano molto più grandi di quelle di ora, dove c’era un clima alla trainspotting, queste grandi fabbriche abbandonate e trasformate in grandi ritrovi, CHILDREN, era la più aspettata e la più temuta.

Possiamo solo ringraziare il grande Robert Miles che ci ha regalato questo simbolo generazionale, che ci ha svezzato, ci ha fatto iniziare l’adolescenza con il piede giusto ed anche adesso, nelle nostre serate da trentenni, ci fa emozionare ancora quando viene riproposta nelle serate anni 90.

GRAZIE ROBERT.