Ospite a “Tintoria”, il podcast di Daniele Tinti e Stefano Rapone, Claudia Gerini fa un paragone tra ciò che accadeva a non è la Rai e cosa accade, ancora oggi, in televisione con le vallette:
“Non è la Rai era scabroso, poi sono arrivate le letterine, le meteorine. Ancora oggi che sono passati cento anni, vedo il presentatore e la bella ragazza che va a girare la lettera. Secondo me è una cosa anacronistica, non si può più guardare questa cosa. Tu dici ‘Chi ci metto a girare la lettera?’ E mettici un ragazzo! Porello perché non ci può stare un ragazzo? Magati tutti e due, vestiti normali”.
Specificando quindi:
“Io accendo la tv e vedo ancora la ragazza che va a girare la lettera tutta nuda. Noi non eravamo nude all’epoca, per me non era una rampa di lancio. Io sono proprio scappata perché volevo fare cinema, all’epoca se tu facevi una fiction in tv non facevi mai cinema perché odoravi di fiction, si diceva così”.
In realtà Samira nella trasmissione di Canale 5 interagisce per tutta la puntata con Scotti, introduce i concorrenti, commenta le manche e partecipa al gioco finale. Un ruolo che non si limita alle caselle da girare, non a caso proprio il conduttore al “Festival dello Spettacolo” non l’aveva definita valletta:
“Samira è il prototipo della protagonista al femminile. Non è una valletta, è la mia socia, una mia amica, una persona con cui scherzo e mi godo lo spettacolo. Lei si fida di me e passo dopo passo sta acquistando la fiducia del pubblico. Piace non solo agli uomini. Piace invece anche alle signore e questo è un vero successo per una donna. In studio mi prende in giro, non voglio dire che riusciamo a ricreare i teatrini di Sandra e Raimondo Vianello ma ci divertiamo tanto insieme”.
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