Claudio Amendola è stato intervistato dal Fatto Quotidiano in cui ha raccontato degli aneddoti su suo padre, il grande Ferruccio Amendola: 

Il doppiaggio aiuta a celare.

Toglie la parte dell ‘esposizione, l’obbligo a diventare personaggio, ma con il passare del tempo quella parte aveva imparato a gestirla. Ricordo dei siparietti molto divertenti con Maurizio al Costanzo Show negli ultimi anni, grazie alle serie televisive, il successo di Ferruccio-volto lo ha gratificato.

Suo padre ha rivelato: “La mia voce la devo a 40 sigarette al giorno, al tennis e a non asciugarmi dopo la doccia”.

 È vero, e non solo i capelli: non utilizzava proprio l’asciugamano, sivestivamentre ancora gocciolava; (pausa)le sigarette lo hanno aiutato, poi però l’hanno ucciso; (altra pausa) era un accanito fumatore ed è l’unico aspetto che gli rimprovero, perché lo sono diventato pure io.

Inevitabile…

Sono sempre stato seduto all ‘angolo del tavolo dove giocava a carte, o nelle salette dei circoli del tennis, o al cinema quando la sigaretta non era proibita. E si fumava, fumava…

Non ha mai smesso.

 Sì, nel giorno in cui è morta sua madre: ma aveva 59 anni ed era troppo tardi.

FONTE DAGOSPIA