Cristina D’Avena sta festeggiando i quarant’anni di carriera con dei vinili speciali e i concerti dove è molto seguita. In una lunga intervista al “Corriere della sera”, la cantante racconta di come, nonostante il tempo passi e i bambini crescano, rimane sempre sulla cresta dell’onda:

“Innanzitutto credo perché i mie cartoni animati vanno sempre di moda e sono continuamente rimessi in onda, poi su Youtube e altre piattaforme sono diffusissimi. Li guardano i genitori e i fratelli dei bambini di oggi che quindi si appassionano a un mondo che imparano a conoscere. L’intrattenimento di oggi su quel fronte è cambiato e portato a produzioni di altro tipo, ma il fascino che quei personaggi regalano è intatto. Sono reduce da alcuni eventi nei quali i più piccoli mi guardavano e cantavano come si canta ai concerti di Vasco Rossi“

Guai, però, a considerarla una cantante di Serie B:

“Sto festeggiando i quarant’anni di carriera quindi posso dire che sono stata nel mio, non ho disturbato nessuno e ho coltivato il rapporto con il mio pubblico, che mi dimostra un affetto che provo a ricambiare con tanto impegno. Ero etichettata come la ragazzina delle canzoncine di serie B. E quando sentivo questa cosa, nonostante i dischi di platino e i vari riconoscimenti, mi dispiaceva tanto anche perché sono scritte da signori autori come Piero Cassano, Gianfranco Fasano, Massimiliano Pani, tanti maestri. Catalogare gli artisti non mi è mai piaciuto”.

Poi lancia una proposta, un desiderio che ha:

“Sicuramente avrei voluto terminare la storia di “Kiss me Licia” per svelare dopo tanti anni cosa è successo. Tra l’altro non solo il cartone ma anche quel telefilm continua a essere spesso condiviso sui social network. Se Beautiful va avanti da così tanto tempo, perché Cristina o Licia non si possono riprendere per vedere che fanno adesso, dopo tanti anni?” .