È arrivato l’annuncio ufficiale della BBC: la Regina Elisabetta è morta.

 

Si era sollevato l’allarme questa mattina alla diffusione della notizia che le condizioni di salute della regina Elisabetta II si erano fatte “preoccupanti”. La monarca britannica, aveva reso noto Buckingham Palace, era sotto controllo medico a Balmoral. Il principe Carlo, erede al trono britannico, è giunto per primo nella residenza scozzese con la consorte Camilla. Poi anche tutti gli altri figli della regina sono giunti al suo capezzale. Presente anche il principe William, primogenito del 73enne Carlo e secondo in linea di successione, mentre i duchi di Sussex, Harry e Meghan, sono in viaggio dagli Usa.

L’ultima apparizione in pubblico di Elisabetta era avvenuta due giorni fa per il passaggio di consegne alla testa del governo britannico fra Boris Johnson e Liz Truss, premier numero 15 dei suoi 70 anni di regno. La regina era apparsa in piedi ma fragile, ed era stata costretta mercoledì a rinunciare a una riunione virtuale.

Il “London Bridge”

piani relativi alla gestione della morte di un monarca regnante, comprese le procedure informative, vengono approntati probabilmente il giorno dopo l’ascesa al trono: l’ultima versione di quello riguardante Elisabetta II è stato denominato “London Bridge”. I primi ad essere informati dell’infausta notizia saranno il premier e i principali ministri del governo, per mezzo di una parola d’ordine già concertata, che nel caso in questione è “Il London Bridge è crollato”, in onore della quasi omonima celebre filastrocca per bambini.

A partire da questo momento partirà l’operazione denominata appunto “London Bridge”, una meticolosa procedura che finirà solo con i funerali di Stato. Dopo i ministri starà al Global Response Centre del Foreign Office informare i quattordici governi che riconoscono la regina come Capo di Stato, per poi fare altrettanto con gli altri 36 paesi del Commonwealth.