Fabio Concato, il grande artista italiano, ha compiuto da poco 70 anni e per l’occasione ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica dove ha raccontato la sua carriera.

Ecco un estratto:

Torniamo allora ai suoi concerti. Lei ha appena compiuto 70 anni: oggi come vive l’incontro col pubblico?

“I giovani si stupiscono. Quando gli parlo, mi dicono che credevano fossi completamente diverso, non sapevano che sono anche ridanciano. Ascoltano, ridono e l’attimo dopo magari si commuovono. Mi guardano con curiosità, e io sento tornare indietro un grande affetto: attuale, non nostalgico. Dico affetto, non successo o popolarità, quelle sono cose differenti. Ho sempre desiderio di scendere nei teatri, vedo un paese reale che mi piace molto. Due o tre generazioni le prendo con me”.

Perché Fabio Concato spiazza il pubblico?

“Perché mi hanno sempre ritenuto l’autore ‘a modino’ che non sono. Quello di Fiore di maggio e Guido piano. La realtà è più complicata di così”.

Aveva ragione?

“In effetti, io e Domenica bestiale per un po’ ci siamo allontanati, però il pubblico quasi mi menava se non la cantavo. Io ci restavo un po’ così, finché ho capito che la gente paga il biglietto anche per lei. A mente fredda, devo ammettere che Domenica bestiale è la canzone per antonomasia, pressoché perfetta nella scrittura. Non sono un falso modesto. E comunque, con Domenica bestiale siamo tornati a vederci non più di nascosto…”.

fonte REPUBBLICA