Forse non tutti sanno che nel 1998 il network statunitense ABC provò a ‘riesumare’ il franchise di Fantasy Island (conosciuta da noi col nome di Fantasilandia) con una nuova serie revival, ispirata, ovviamente, alla celebre serie nata sul finire degli anni ’70.  

Lo show andò in onda in America dal settembre del 1998 al gennaio 1999, ma risultò avere poca fortuna e finì per essere cancellato dopo 13 episodi. Il regista Barry Sonnenfeld, noto per aver diretto i due film della famiglia Addams, è stato una delle principali forze creative della nuova serie che aveva come attori protagonisti Malcolm McDowell (leggendario Alex di Arancia Meccanica) nei panni di Mr. Roarke (che nella serie originale aveva il volto di Ricardo Montalbán), Mädchen Amick (la Shelly di Twin Peaks) nei panni della sua assistente Ariel, Louis Lombardi, Edward Hibbert, Fyvush Finkel e Sylvia Sidney.

Le differenze tra il revival e l’originale

Come noto, la serie originale narrava di questa particolare isola-vacanze sulla quale gli ospiti potevano realizzare i loro sogni grazie a situazioni create ad hoc con attori. Non sempre le vacanze con le situazioni immaginate si svolgevano come previsto dai protagonisti, che finivano a volte col preferire la realtà. 

Il reboot si contraddistinse subito per avere toni più dark, che si ispiravano maggiormente ai due pilot della serie originale; l‘aspetto soprannaturale del personaggio di Mr. Roarke e della stessa Fantasy Island, infatti, venne  enfatizzato fin dall’inizio, insieme a una dose di dark humor. Nel tentativo di contrastare la nuova serie con l’originale, il nuovo Mr. Roarke era solito vestirsi di nero: nel primo episodio, infatti, lo si vede scegliere l’unico abito nero da un armadio di tutti abiti bianchi, con tanto di ordine di far bruciare i restanti.

Il remake ha seguito le fantasie di almeno due degli ospiti di Roarke con una sottotrama aggiuntiva che coinvolgeva i membri del suo staff, di solito Cal e Harry. Mentre la serie originale prevedeva uno scrittore e un titolo separati per ogni sottotrama, la nuova serie era stata scritta come diverse storie, ma con un tema e un titolo unificati.

Anche il cast di supporto è stato ampliato per il revival. Non c’è stato alcun tentativo di ripristinare il mitico Tattoo (clicca qua per leggere della triste storia di Hervé Villechaize): Mr. Roarke aveva una squadra di assistenti – una delle quali una bellissima mutaforma di nome Ariel – che erano stati assegnati per aiutare a creare e mantenere i vari mondi fantastici creati sull’isola. Questi assistenti erano stati imprigionati sull’isola per pagare dei debiti o guadagnarsi una seconda possibilità di vita, a volte lasciando intendere che erano in una sorta di limbo. A tal proposito, molti erano i richiami all’opera La Tempesta di William Shakespeare.

Gli episodi della serie si aprivano e si concludevano con una sequenza ambientata in un’agenzia di viaggi che in realtà prenotava le fantasie, gestita da due anziani agenti di viaggio interpretati da Fyvush Finkel e Sylvia Sidney. Roarke assegnava loro gli incarichi inserendo i contratti in un tubo che in qualche modo collegava l’isola con l’agenzia di viaggi e il mondo esterno.