Fabrizio Castelli, conosciuto come Flaco, ex membro dei Punkreas, dopo aver rotto con la band nel 2014, lavora come postino a Cassano Magnago, in provincia di Varese.

Il chitarrista, nel corso di un’intervista su Rolling Stone, si racconta rivelando quanto è stato difficile per lui prendere le distanze dai Punkreas:

“Personalmente l’esperienza con i Punkreas è finita amaramente. In quel periodo ero abbastanza insopportabile, avendo problemi personali che evidentemente riversavo nella band. È anche vero che non c’è stata dall’altra parte molta attenzione nei miei confronti, però chi è senza peccato scagli la prima pietra. L’ho presa come una occasione per prendere atto che da tempo la mia attività musicale tendeva a fotocopiare se stessa…”.

E poi continua:

“Gli altri della band replicavano se stessi e a me metteva tristezza, perché io volevo esplorare la parte sorgiva della nostra ispirazione, non fare le cose in serie per mantenere una posizione acquisita negli anni, mi appariva riduttivo rispetto alle nostre possibilità. Il festeggiare i 10 anni, i 20 anni, i 25 anni mi metteva solo grande nostalgia e non volevo chiudere la sperimentazione così presto. Al di là del personale, c’era anche questa scelta strategia diversa fra me e loro. È legittimo che abbiano scelto quella strada, dopo più di 20 anni non volevano rischiare di perdere tutto, ma anche da parte mia non volevo continuare a risultare così scontato”.

E a proposito del suo disco da solista pubblicato dopo la rottura, Flaco rivela:

“Non è stato semplice assemblare tutto, dalla band, ai live, al passare da una situazione ben organizzata, retribuita e con tutti i mezzi a disposizione. Ho ricominciato da zero… Essere in un collettivo è bello, con il limite che ogni cosa è condizionata da una storia a cui devi rendere conto e un pubblico che ti vuole sempre uguale a te stesso così si sente nuovamente giovane. Ho cercato di riorientarmi…”.