«Figlio, fratello, amico, compagno, e Artista irripetibile, il tempo non cancella niente». Così sui social, a corredo di una foto in bianco e nero del volto sorridente di Alex Baroni, Giorgia ricordava il suo ex fidanzato a 20 anni dalla sua tragica morte.

I due si erano conosciuti nel 1997 e sono stati fidanzati per quasi cinque anni, fino a poche settimane prima dell’incidente fatale all’allora 35enne.

«La sua perdita ha aperto una voragine nella mia vita»

Ospite nel 2019 alla trasmissione Verissimo, Giorgia ha spiegato cosa ha significato nella sua vita la perdita di Alex, rivelando anche qualche dettaglio inedito della tragica vicenda. «La sua perdita è stata una voragine nella mia vita e in quella della sua famiglia», ha detto. 

«La sera prima di morire, mi aveva lasciato un messaggio sul telefono al quale non avevo risposto. Questo messaggio l’ho conservato per molto tempo, poi mi si è cancellato… credo sia stato un segno»

La stessa cantante non riesce a spiegare come abbia fatto a superare quel momento così buio: 

«Non so veramente come ho fatto. Sembra che sia successo un momento fa. Ho avuto una serie di anni di sbandamento, anni devastanti. Ci vuole del tempo per ritirarsi un po’ su. Io – prosegue – sono stata aiutata dagli amici e da una ventina d’anni di psicoanalisi».

L’incidente

Giorgia e Alex erano stati legati sentimentalmente dal 1997 al 2002. Proprio quell’anno avvenne il terribile incidente, nel pomeriggio del 19 marzo 2002, a Roma. Baroni fu vittima di un incidente stradale in moto, quando venne travolto da un’automobile che compiva un’inversione di marcia in un punto vietato.Sbalzato dal suo mezzo, viene investito da una seconda vettura che viaggia a forte velocità. Le sue condizioni appaiono gravi, tanto che viene ricoverato in stato di coma irreversibile nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santo Spirito. Muore a distanza di 25 giorni, la mattina del 13 aprile, all’età di 35 anni

Riguardo all’incidente, nel giugno 2007 l’automobilista che aveva compiuto l’inversione proibita viene scagionato dall’accusa di omicidio colposo e assolto; il giudice stabilisce infatti che Baroni stava procedendo a velocità troppo elevata e senza aver allacciato il casco, imputando quindi a lui la responsabilità del sinistro.