In una lunga intervista al “Corriere della Sera”, Giuliana De Sio racconta come stia cambiando il suo corpo rispetto alle scene teatrali:
“Il corpo mi sta abbandonando per lo stress che deve affrontare tutte le sere. Vivo il confronto con me stessa come una malattia della vecchiaia: sono terrorizzata dall’invecchiamento del mio corpo e del mio cervello. Avevo una memoria di ferro, ma adesso lotto, annaspo, non ho più quella sicurezza granitica. È un’ansia anticipatoria, la paura di avere un vuoto di memoria vero”.
Un’intervista intensa, nella quale l’attrice condivide il suo percorso con la psicanalisi:
“L’ho fatta per 40 anni, con i primi soldi, a 19 anni, ho cercato un terapeuta. Ma alla fine, come dice Woody Allen, non ho capito niente. Non so come sarei stata senza: forse uguale, forse solo più ricca….”.
Poi una nota sul fatto che Francesca Fagnani, a Belve, tira spesso in ballo il ‘circoletto della De Sio’, a indicare un mondo del cinema chiuso in cui lavorano sempre gli stessi e del quale de Sio non fa parte:
“Fagnani ha fatto della domanda sul “circoletto della De Sio”, una cosa detta forse 15 anni fa, una liturgia. Vado al bar e mi chiedono del circoletto. Un appello alla Fagnani: basta con questa frase, trovatene un’altra“.
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