“Eri nostro padre ma eri anche il dutåur (dottore) per tutti gli altri”.




Con queste parole e un video su Instagram Cesare Cremonini ha voluto ricordare papà Giovanni, morto all’età di 95 anni. Medico di base della cittadina di San Lazzaro di Savena (Bologna), in occasione del suo novantesimo compleanno, il sindaco di San Lazzaro, Marco Maccianteli, gli aveva conferito una targa per l’impegno sociale dimostrato nel corso degli anni.




Eri nostro padre, mio e di mio fratello Vittorio, ma anche ‘al dutaur’, il dottore, per tutti gli altri. Scegliesti un angolo del mondo per cominciare. Un posto dove nessuno, prima di allora, aveva mai visto un medico. E dopo tutta una vita dedicata agli altri hai visto? Oggi in tantissimi vogliono dirti grazie. Al posto mio avresti di sicuro smorzato l’emozione con uno dei tuoi proverbi. I tuoi pazienti sono stati i tuoi figli e io sono orgoglioso di essermi sentito pari loro.

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Eri nostro padre, mio e di mio fratello Vittorio, ma anche “al dutåur”, il dottore, per tutti gli altri. Scegliesti un angolo del mondo per cominciare. Un posto dove nessuno prima di allora aveva mai visto un medico. E dopo tutta una vita dedicata agli altri, hai visto? Oggi in tantissimi vogliono dirti grazie. Al posto mio avresti di sicuro smorzato l’emozione con uno dei tuoi proverbi. I tuoi pazienti sono stati i tuoi figli e io sono orgoglioso di essermi sentito pari a loro. Da ogni visita notturna tornavi con un regalo per me e mio fratello, e mi raccontavi chi erano le persone che avevi guarito. Ci hai insegnato così il valore dell’uguaglianza e della gratitudine nel fare parte di una comunità. Mi hai visto partire da un pianoforte più alto di me, appoggiato a un muro di casa, dove mi chiedevi di suonare la sera per toglierti la stanchezza, e mi hai visto arrivare dove ho sempre sognato. Non smetterò mai di pensarti e cantarti, perché con te il mondo era più bello. Ma se una canzone che stia al posto tuo non c’è, eccola qua. È come se fossi con me. Ciao babbo. Cesare e Vittorio.

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