Happy Days è una situation comedy televisiva statunitense di grande popolarità e successo andata in onda in prima visione negli Stati Uniti d’America dal 15 gennaio 1974 al 24 settembre 1984 sul network TV ABC. La serie, creata da Garry Marshall, presenta una visione idealizzata della vita negli USA a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta.




Il telefilm, ambientato a Milwaukee, è imperniato sulle vicende quotidiane della famiglia Cunningham.

La prima tv italiana è stata l’8 dicembre 1977 quindi la bellezza di 42 anni fa.




“Happy Days” andò in onda in America sulla Abc dal 1974 al 1984, per undici stagioni. In Italia arrivò su Raiuno nel 1977, e restò in onda fino al 1987. La Rai trasmise dalla prima alla nona stagione e l’undicesima, mentre Canale 5 mandrò in onda, nel 1999, la decima. Le repliche della serie tv furono trasmesse dai canali Mediaset.




Nella prima stagione della sit-com il cast era quasi identico a quello delle stagioni successive, ma Richie e Joanie (Erin Moran) avevano un fratello, Charles (Gavan O’Herlihy), che esce di scena a metà della seconda stagione, molto probabilmente per lasciare spazio a Fonzie, che inizialmente sarebbe dovuto essere marginale, ma che poi riesce ad ottenere una grande popolarità. Howard decide di lasciare lo show dopo la settima stagione per dedicarsi alla regia (con enorme successo: suoi sono, tra gli altri, “Splash-Una sirena a Manhattan”, “Apollo 13” ed “A Beautiful Mind”). Il personaggio di Richie viene fatto allontanare dallo show con la scusa di voler seguire la carriera di sceneggiatore. Per arricchire il cast, arriva Roger Phillips (Ted McGinley), nipote di Marion (Marion Ross).

La sigla delle prime due stagioni era la canzone Rock Around The Clock di Bill Haley & The Comets. Successivamente venne prodotta la famosa sigla Happy Days.

Nel 2007 fu prodotto il musical Happy Days – A new musical basato sui personaggi di Garry Marshall.




Il mistero della scomparsa del personaggio di Chuck Cunningham ha dato il nome a una “sindrome”. Infatti viene definita Chuck Cunningham Syndrome quando un personaggio scompare da una serie senza nessuna spiegazione. Ma la serie a sua insaputa ha coniato un’altra espressione quella del Salto dello squalo (Jump the Shark). Questa espressione indica l’inizio del declino di una saga o di una serie televisiva di successo.