Ospite  a “I Fatti Vostri”, Claudia Koll si racconta partendo dalla passione per il cinema, trasmessa dalla nonna che non vedeva:

“Noi vivevamo insieme perché avevo una mamma che era spesso ricoverata in ospedale. La mia nonna materna mi accudiva pur non vedendo. Era già un’esperienza speciale. E lei mi lavava, mi cucinava, uscivamo insieme, la portavo per mano, le dicevo ‘Attenta nonna, il gradino’. E lei che mi ha insegnato anche a occuparmi degli altri, a guardare l’altro nella sua debolezza, senza però sentirmi benefattrice, brava, ma semplicemente camminare a braccetto insieme con lei”.

Per quanto riguarda il film con Tinto Brass, la Koll sostiene con fermezza che non lo rifarebbe:

“Non mi ha portato niente. Ho faticato il doppio per poi farmi apprezzare come attrice. Tanto che sono stata due anni senza lavorare, cioè feci una fiction, però non uscì, quindi mi ritrovai senza lavorare e pensai di tornare a studiare medicina, perché io frequentavo lafacoltà di medicina“.

Nonostante questo, i ricordi della carriera da attrice sono tanti e piacevoli:

“Provavo emozioni vere quando giravo il film, cioè mi piaceva proprio perché mi piaceva calarmi nelle scene e interpretarle, trasmettere emozioni, quindi tanti, tanti ricordi”.

Poi, la decisione di abbandonare il cinema e di avvicinarsi alla fede:

“Quando Dio mi ha fatto sentire che mi voleva bene, che non mi guardava per quella che poteva essere la mia fragilità in quel momento, la mia debolezza, anche i miei peccati. Mi guardava con amore come un padre che mi rialzava, mi prendeva in braccio e mi aiutava a ripartire. Allora l’esperienza dell’amore di Dio mi ha cambiato”.