Il film

Il padrino – Parte III (The Godfather: Part III) è un film del 1990 diretto da Francis Ford Coppola e interpretato da Al Pacino, Andy García, Talia Shire, Diane Keaton e Sofia Coppola, terza e ultima parte della trilogia sulla famiglia Corleone iniziata con Il padrino (1972) e Il Padrino – Parte II (1974). Michael Corleone, ormai anziano e indebolito dal diabete, inizia un’opera di estromissione della famiglia dal mondo della malavita gettandosi in affari legali con la Banca Vaticana, e trova in Vincent Mancini, figlio illegittimo di suo fratello Sonny, un degno erede alla guida del suo impero criminale. La pellicola, candidata a 7 premi Oscar, è l’ultima della narrazione sulla famiglia Corleone, che vede il suo definitivo tramonto alla fine degli anni settanta.

In quest’ultimo capitolo ritroviamo tutti gli attori dei primi due film, oltre ai nuovi entrati Andy García (Vincent Mancini) e Sofia Coppola (Mary Corleone), a eccezione di Robert Duvall (Tom Hagen). In sostituzione il regista Coppola inventò apposta il personaggio di B.J. Harrison, interpretato da George Hamilton.

La trama

È il terzo ed ultimo capitolo della fortunata saga Il Padrino. Nella New York di fine anni 70 ritroviamo un anziano Michael Corleone (Al Pacino) malato di diabete, ricchissimo, rispettabile e deciso ad allontanare la famiglia dalla mafia in favore di affari onesti. Con la Fondazione Vito Andolini Corleone, di cui la cui figlia Mary (Sofia Coppola) è presidente onorario, si impegna nel rinnovamento della cultura e della società siciliane, e grazie a questo riceve un’onorificenza dal Vaticano. Coglie l’occasione per rendere leciti i suoi affari e con la collaborazione del figlio illegittimo di Sonny, Vincent Mancini (Andy Garcia), prende parte agli affari della Banca Vaticana; vorrebbe assumere il controllo della Internazionale Immobiliare, ma ben presto capisce che le forze coinvolte sono potenti e pericolose e che l’impresa è molto più ardua del previsto: l’Arcivescovo Gilday (Donald Donnelly) infatti, vuole usare i fondi investiti da Corleone per evitare la bancarotta causata da un gruppo di deputati italiani, a capo dei quali c’è Licio Lucchesi (Enzo Robutti), un politico molto potente e senza scrupoli che controlla le principali famiglie mafiose in Italia. Michael riesce a scampare ad un agguato in cui rimangono uccisi altri boss mafiosi e comprende che tutti gli sforzi compiuti per uscire dal mondo criminale sono inutili, poiché il suo passato lo perseguita e nessuno sembra intenzionato a dimenticare. Esausto, cede il comando al nipote Vincent, che inizia una violenta rappresaglia su tutti quelli che hanno tradito o rappresentano una minaccia per i Corleone.

Il quarto film

Dopo l’uscita del terzo film, Coppola ha rivelato che l’idea di un “Padrino – Parte IV” è stata discussa a lungo, ma alla fine non è andata in porto a causa della morte dello scrittore Mario Puzo, prima che si avesse la possibilità di stendere una sceneggiatura definitiva. La quarta parte avrebbe dovuto seguire lo schema de Il padrino – Parte II, con di nuovo Robert De Niro nel ruolo di Don Corleone negli anni trenta alla fine del Proibizionismo, e avrebbe narrato la sua faida con i boss Al Capone e Salvatore Maranzano e anche con la Mafia irlandese. Avrebbe inoltre introdotto la storia di un giovane Santino Corleone, pronto ad entrare nei ranghi della famiglia. Mentre la storia parallela sarebbe stata ambientata negli anni ottanta/novanta, con Vincent Mancini devastato per la morte della cugina Mary, tanto da intraprendere una furiosa guerra lunga dieci anni fino a perdere l’onorabilità e il rispetto della famiglia. La morte di Puzo, avvenuta nel 1999, ha bloccato definitivamente il progetto, e il materiale della sceneggiatura del “Padrino – Parte IV” è stato poi inglobato e ampliato dallo scrittore Ed Falco nel romanzo del 2012 La famiglia Corleone.

Secondo le indiscrezioni che uscirono nel 1999, Di Caprio sarebbe stato impegnato nel ruolo del giovane Sonny Corleone. Questo raccontò in un’intervista Andy Garcia:

Il mio manager all’epoca rappresentava Leonardo DiCaprio e stavano lavorando con Francis su un progetto e io gli ho detto che Francis aveva da sempre un’idea su un quarto Padrino. Gli ho detto che Leonardo aveva l’età giusta – parliamo dei primi anni ’90 – per interpretare il giovane Sonny negli anni ’30. E De Niro poteva tornare a interpretare Vito perché anche lui aveva l’età giusta. Nella storia parallela invece saremmo tornati io e Al [Pacino] nei panni di Michael.