Da poche ora è di tendenza su Twitter un’intervista rilasciata da Jerry Calà a “Il Giornale” ripresa poi da Salvini e ricondivisa sui canali social. L’attore intervistato sulla situazione totale di stallo nel mondo dello spettacolo ha voluto dire la sua circa il coprifuoco e sopratutto la spesa pubblica. Ecco un piccolo estratto: 

Che cosa avrebbe dovuto fare il governo?

“Ripeto, la politica non fa per me e io non sono assolutamente un negazionista, anzi… mia moglie dice che sono esagerato, sono chiuso in casa da mesi. Però forse avrebbero potuto aspettare altri 15-20 giorni prima di riaprire, con un quadro più chiaro dei contagi. Così rischiamo solo di giocarci l’estate e sarebbe davvero un dramma”.

Troppa improvvisazione?

“Forse non prestano molta attenzione a tutti i settori, ragionano a grandi linee…”.

Era una delle accuse che muovevano a Conte, ora però c’è Draghi… le piace?

“Quando parla è estremamente chiaro e mette sicurezza. Era partito benissimo, alzando anche la voce in Europa. Aveva detto, per esempio, che se non fossero arrivati abbastanza vaccini, avremmo agito in solitaria. Non vorrei che i buoni propositi si siano persi per strada. Non avremmo dovuto comunque spendere tutti quei milioni per i banchi a rotelle. Non sarebbe stato meglio acquistare le dosi?”.

Lei si è vaccinato?

“Non ancora, mi vaccinerò mercoledì. L’aspettavo con ansia”.

Sa già con quale? Se le toccasse AstraZeneca?

“Prendo quello che trovo… non vedo l’ora. È la nostra salvezza, solo così potremo riacquistare la nostra libertà”.