Jodie Foster è stata ospite al Festival di Cannes ed ha incantato tutti per la sua classe. L’attrice ha già ricevuto gloriosi riconoscimenti, a partire da quando ha presentato Taxi Driver di Martin Scorsese sulla Croisette. In un’intervista rilasciata a Leggo l’attrice ha voluto ricordare alcuni suoi film importanti del passato. Ecco un piccolo estratto:

Cosa ricorda della sua prima volta a Cannes, negli Anni Settanta?

Non l’ho mai raccontato pubblicamente perché mi fa star molto male solo a ripensarci, ma ho rischiato di non partecipare al festival, all’ultimo minuto mi stavo tirando indietro. Proprio mentre stavo per partire il mio cagnolino, Napoleone, uno Yorkshire terrier adorabile, è caduto dalle scale ed è morto. Io ero lì, per terra accanto a lui, lo stringevo tra le braccia e, piena di sangue, non volevo saperne di muovermi. Mi ha convinto mamma, per fortuna.

E poi com’è andata?

Sull’aereo ci ho pensato per tutto il tempo e mi sono detta che quell’evento avrebbe svoltato la mia vita eppure mi è costato un prezzo molto alto, la creatura che più amavo al mondo. Alla fine Taxi Driver ha vinto e ho capito che nella vita le esperienze possono essere tragiche e comiche allo stesso tempo.

Secondo lei a cosa è dovuta quella (meritatissima) vittoria?

Il film ha segnato un’epoca traghettando il cinema nella Golden Age americana. E al tempo stesso mi ha attirato molte critiche perché mi dicevano che ero troppo giovane per interpretare una prostituta. Quando girava Il silenzio degli innocenti si è resa conto del cult che sarebbe diventato? Ho capito che aveva qualcosa di importante da dire, anche se mi preoccupavo alcune sequenze divertenti che avevamo girato per smorzare la tensione. Non mi sembravano adatte ad un film in un cui i maschi uccidono le donne. Ora preferisce stare dietro la macchina da presa piuttosto che davanti.