Nel giorno in cui avrebbe compiuto 30 anni, John Travolta ha voluto omaggiare il figlio Jett, morto nel 2009, con un tenero messaggio, accompagnato da una foto:

“Mio carissimo Jetty, mi manchi più di quanto le parole possano dire. Ti penso ogni giorno. Buon compleanno. Ti voglio bene, papà”.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da John Travolta (@johntravolta)

Jett aveva appena 16 anni quando è mancato, il 2 gennaio 2009. Il ragazzo si trovava con la famiglia in vacanza alle Bahamas ed è morto dopo aver battuto la testa sul bordo di una vasca da bagno, dopo una caduta provocata da una crisi epilettica, almeno questa è la versione ufficiale. Il ragazzo era autistico, ma a lungo sia Travolta che la moglie hanno preferito mantenere stretto riserbo sulle sue condizioni di salute. Colpa, si vociferò all’epoca, anche di Scientology, di cui gli attori erano tra i membri più importanti.

Solo alcuni anni dopo la sua morte i Travolta avrebbero parlato pubblicamente di autismo. La prima a farlo era stata Kelly Preston, nel 2012, in una intervista alla CBS: “Non credete alla maggior parte delle cose che hanno scritto. Jett era autistico, soffriva di attacchi epilettici e quando era piccolo soffriva della Sindrome di Kawasaki.”

Dopo la morte del figlio, John ebbe altri due bambini dalla moglie Kelly Preston, Ella , nata nel 2000, e  Benjamin , nato nel 2010. L’attore e la moglie non hanno mai smesso di ricordare il figlio, ma dall’agosto 2020 Travolta è costretto a farlo da solo. La Preston è, infatti, deceduta a soli 57 anni a causa di un tumore al seno.