Johnny Stecchino è uno dei film più celebri dell’autore toscano Roberto Benigni. Distribuito nelle sale cinematografiche nel 1991. La pellicola ha contribuito al successo dell’autore consolidandolo in Italia.

TRAMA

Dante Ceccarini lavora a Cesena come autista di scuolabus per ragazzi portatori di disabilità. È sostanzialmente una brava persona, anche se froda la propria assicurazione inscenando un improbabile “tic” che lo costringerebbe ad agitare in continuazione la mano destra incessantemente. Inoltre, ha il vizio di rubare qualche banana distraendo i fruttivendoli con qualche scenetta improvvisata.  Una notte, dopo una festa tra amici in cui ha miseramente fallito varie avances nei confronti di una sua collega e di altre donne, viene quasi investito da un’auto davanti a casa. La guidatrice rimane come “incantata” nel vedere Dante, per poi svenire poco dopo; mentre Dante prova a cercare aiuto per soccorrerla, la donna risale in macchina e se ne và a gran velocità. La mattina seguente ricompare sulle scale del condominio dove vive Dante, al quale confessa di chiamarsi Maria e di essersi persa in città, mentre stava cercando un bar dove poter andare al bagno. Dante la ospita in casa, ma improvvisamente la donna fugge di nuovo. Dante prova allora a cercarla all’Hotel Excelsior, e questa volta la loro frequentazione continua con visite per negozi e ristoranti della città. Maria cambia progressivamente il look di Dante, comprandogli abiti eleganti, disegnandogli un neo sulla faccia e mettendogli in bocca uno stuzzicadenti. Comincia, inoltre, a chiamarlo sempre Johnny; anche senza capirne mai bene il perché, Dante, innamorato di lei, asseconda questa sua volontà. Quando improvvisamente Maria scompare nuovamente dalla città, Dante è molto giù di morale, fin quando non riceve un invito telefonico della donna a raggiungerla a Palermo.

BENIGNI: LA GENTE MI FERMA ANCORA PER STRADA DICENDO DELLA BANANA

Roberto Benigni 7 anni fa ha tenuto una masterclass a Toronto dove ha raccontato alcuni aneddoti sul film tra cui la mitica scena della banana che torna più volte sempre nel corso della pellicola:

«Sono molto orgoglioso di aver costruito un intero film sul gioco della banana. Mi ricordo sul set ridevano tutti. La gente ancora mi ferma per strada dicendomi: “Roberto attento alla banana, attenzione eh…”. L’amore per questa battuta è ancora intatto.»