Kasia Smutniak sta promuovendo il suo film Mur che la vede come regista e attrice. La pellicola è stata presentata in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival, e alla Festa del Cinema di Roma 2023 nella sezione Special Screening. 

In una recente intervista a The Hollywood Reporter Roma, l’attrice ha ricordato Pietro Taricone al quale è stata legata sentimentalmente fino all’improvvisa morte di lui nel 2010 per un incidente di paracadutismo. Insieme hanno avuto una figlia, Sophie. Nell’estate del 2011 si è legata al produttore Domenico Procacci e nel 2014 è nato il primo figlio della coppia, Leone. I due si sono sposati nel 2019.

La vostra è a due passi dal quartiere Coppedè, la zona Liberty, un posto pieno di incanto.

Sì, molto bello, ma la verità è che siamo venuti a stare qui solo perché è vicino all’ufficio di Domenico. Neppure mio marito appartiene a Roma. È di Bari. Poi stiamo benissimo qui: è come un piccolo borgo. Ogni quartiere in questa città diventa un paese, finisci per vivere in quattro strade. Sei di quel quartiere, non di Roma. Stiamo a casa, nel fine settimana, quando possiamo, molto spesso, andiamo a Campagnano. Quello sì, ecco: quello è un posto molto importante per noi. È lì che ho piantato i miei alberi. Se me ne andassi mi dispiacerebbe perderli, ma sono anche abituata ai grandi cambiamenti. Non ho paura.

Mi racconti di Campagnano, di quella casa.

Eravamo piccoli, Pietro ed io. Pietro è il padre di Sophie. Eravamo molto felici. Abbiamo fatto un mutuo, siamo andati in campagna abbiamo preso gli animali piantato gli alberi. Eravamo ragazzi, avevamo l’ingenuità di chi pensa di sapere che cos’è la vita. I nostri anni di luce. Poi quando Pietro non c’è stato più l’ho tenuta, la casa. È il passato, le radici, il presente, ora sono in pace, il futuro, gli alberi crescono. I figli se vorranno resteranno, lì avranno sempre un posto.

fonte THE HOLLYWOOD REPORTER ROMA