Un’eleganza senza tempo, un sorriso che scalda il cuore e un talento che ha attraversato decenni di cinema e televisione italiana. Milena Vukotic è un’icona amata da generazioni di spettatori, capace di incarnare ruoli indimenticabili con una grazia unica. In una recente intervista nostra realizzata al Festival Le Giornate della Luce, l’attrice ha aperto il cassetto dei ricordi, condividendo aneddoti preziosi su due giganti della comicità, Paolo Villaggio e Carlo Verdone, e parlando della speranza che ancora oggi lega il cast di Un medico in famiglia.
Paolo Villaggio: “Dimentica la bellezza, siamo caricature”
Il legame più celebre è senza dubbio quello con Paolo Villaggio, che la scelse per il ruolo che l’avrebbe consacrata nell’immaginario collettivo: la Signora Pina, moglie del Ragionier Fantozzi. Il loro primo incontro fu emblematico.
“Mi chiese di andare a casa sua,” racconta la Vukotic. “Io non sapevo che fosse per il ruolo di Pina Fantozzi, pensavo fosse per un ruolo qualsiasi.” La prima cosa che Villaggio le disse fu un monito tanto schietto quanto geniale: “Mi disse subito di ricordarmi di non avere veleità di bellezza, perché eravamo tutti delle caricature e bisognava lasciarsi andare.”
Da quel momento nacque un rapporto che andò oltre il set, trasformandosi in una profonda amicizia. L’attrice ricorda con affetto un aneddoto divertente: la prima volta che andò a cena a casa di Villaggio, la cameriera, vedendola, annunciò alla vera moglie dell’attore: “Signora, è arrivata la moglie di suo marito!”. Un lapsus che divertì moltissimo Villaggio, che amava raccontare spesso questa storia. “Pur nel suo modo di fare sempre un po’ burbero,” conclude, “era una persona molto calorosa, molto cara.”
Carlo Verdone e Bianco, rosso e Verdone
Dalla saga di Fantozzi a un altro capolavoro della commedia anni ’80: Bianco, rosso e Verdone. Per Milena Vukotic fu un’esperienza altrettanto memorabile, specialmente perché si trattava della prima regia di Carlo Verdone.
“Non me l’aspettavo,” ammette, parlando del suo personaggio, una maestrina dall’aspetto composto che si rivela essere tutt’altro. L’atmosfera sul set era elettrizzante, grazie soprattutto al talento del giovane regista. “È stato fantastico,” ricorda. “Già allora, nelle pause, faceva delle imitazioni e ci facevamo un sacco di risate.” Un’esperienza che le ha lasciato un “bellissimo, bellissimo ricordo“, anche se, con un velo di rammarico, ammette: “Purtroppo non ho più avuto l’occasione di lavorare con lui.”
Il futuro di Un medico in famiglia
Infine, uno sguardo al suo ruolo più recente ma altrettanto amato, quello di Enrica in Un medico in famiglia. Alla domanda su una possibile nuova stagione, la risposta è piena di speranza condivisa.
“Ci speriamo tutti,” afferma con convinzione, parlando a nome suo, di Lino Banfi e di tutto il cast. “Però non si sa, non si capisce perché la Rai… non lo so.” L’affetto per quella serie è palpabile, un progetto che ha unito gli attori per quasi vent’anni. “È stata veramente una famiglia,” sottolinea. Un’avventura gradita da tutti, che il pubblico continua a chiedere a gran voce. E mentre le decisioni ufficiali tardano ad arrivare, Milena Vukotic lascia la porta aperta al sogno: “Aspettiamo, non si sa mai.“
Grazie, Milena, per aver condiviso con noi questi frammenti preziosi di storia del nostro cinema e della nostra televisione.
Commenti recenti