Il giorno di Santo Stefano del 1973 nessuno si poteva aspettare che un film come L’esorcista potesse uscire nelle sale cinematografiche. E invece… Tra svenimenti e convulsioni il pubblico americano accolse il film di William Friedkin con 233 milioni (440 furono quelli in tutto il mondo) e il resto è storia.

A cinquant’anni dall’uscita de L’esorcista, la sua protagonista assoluta, Linda Blair (che all’epoca aveva 14 anni) ha ricordato così i tempi delle riprese in una nuova intervista:

“Non avevano mai visto niente del genere ed ero così giovane. La gente non era sicura di cosa pensare di me. Billy Friedkin [il regista ndr] mi mise alla prova con il trucco, psicologicamente e con molte altre cose per assicurarmi che fossi a posto per fare il film.”

“Era molto concentrato su come dare vita a questo progetto e voleva i migliori effetti speciali, perché all’epoca non esisteva la CGI. Aveva bisogno del miglior trucco. Hanno lavorato dai tre ai sei mesi sul trucco facendo molti test. Inizialmente avevano previsto una maschera completa, poi Friedkin l’ha ridotta al minimo perché voleva che il pubblico vedesse sempre Regan come me, non come Frankenstein o un altro personaggio in cui non si potesse capire che ero io. Pensava che questo fosse molto importante, quindi ha spinto gli effetti a essere i migliori, ed è stato difficile farlo sul viso di una bambina e renderlo così minimale”.

I giorni trascorsi da Linda Blair sul set, nella mente instabile di Regan, sono stati tanti. Probabilmente ci sono voluti dai tre ai cinque giorni per girare una scena, mentre oggi devi finirla in mezza giornata”, ha raccontato. 

Facevamo un’enorme quantità di prove. Mi spingeva a fare sempre di più e a fare cose che mi facevano uscire dalla mia zona di comfort, anche se non mi piacevano. Stava creando il personaggio. Non era sicuro di quello che poteva chiedere a un bambino, ed era determinato a non usare un adulto che sembrasse un bambino. Molti pensavano che Regan dovesse essere malaticcia e che per questo sarebbe arrivato il demone, ma non era quello che voleva. Io ero la ragazza Cenerentola e avevo fatto pubblicità come una bambina sana e felice. Gli piaceva prendere [questo] e distruggerlo. [ride]

Conosceva la mia personalità e il mio carattere e sapeva che non avrei mollato e non avrei messo il broncio. Si è preso un sacco di rischi con me e mi diceva quando avrebbe fatto certe cose con Jason, Max [von Sydow] ed Ellen [Burstyn]. In privato, mi diceva: “Questo è quello che succederà: qualsiasi cosa accada, non muoverti. Non uscire dal personaggio”.