Ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo”, Loredana Bertè rivela che la scomparsa della sorella Mia Martini fa ancora oggi troppo, tanto male, tanto da non darle pace:

“Mi manca disperatamente, ogni giorno, ogni minuto. La musica è quasi come una psicanalista, quando canto sto bene perché so che lo faccio per chi mi ama, per il mio pubblico. Con lei comunque è morta una parte di me.”

La cantante ha raccontato, inoltre, di condividere con la sorella, scomparsa nel maggio del 1995, la sensazione di essersi sentita tagliata fuori dal mondo dello spettacolo:

“Se il mondo dello spettacolo mi ha voltato le spalle? Certo, quando sono tornata dalla Svezia mi dicevano: ‘Sta str***a che vuole? Perché non lascia spazio alle altre?’. Una cosa inaccettabile. La cosa che mi ha ferito di più è stato vedere Mimì che piangeva ogni volta che leggeva qualcosa o vedeva qualcuno che la rifiutava nel suo show. È un massacro questa vita, ma le sconfitte servono a farti crescere. Tutte le sconfitte e i dolori, li ho trasformati in punti di forza. Ora me ne sbatto di quello che dicono, voglio fare quello che mi pare”.

Un rapporto altalenante quello tra Mia Martini e Loredana Bertè terminato, in vita, senza un vero chiarimento. Sono tanti infatti i rimpianti che Loredana Bertè ha spesso raccontato nel corso degli anni. La Toffanin le ha chiesto se ha mai avuto il desiderio di tornare indietro nel tempo per non fare qualche errore. Questa la risposta della Bertè:

“Si. Ho partecipato a Sanremo con Mimì e non mi sono ricordata il testo…Lei si è arrabbiata tanto. Penso che avrei dovuto farla partecipare da sola”.