Marco Morandi, il secondogenito di Gianni Morandi e di Laura Efrikian, è stata pesantemente preso di mira dagli hater sulla sua pagina Instagram. Il motivo? Un confronto “di bellezza” con il padre. “Sembri più vecchio di lui”, “Sei sempre stato un po’ bruttino rispetto al tuo papà”, “Sei uguale a Mariangela, la figlia di Fantozzi”, sono solo alcuni tra gli esempi di commenti più aspri apparsi nei commenti ai suoi video e foto, in cui si fa il paragone tra lui, che ha 49 anni, e il padre, che ne ha 78.

Intercettato da Il Corriere della Sera, Marco ha commentato, con ironica, quanto accaduto, al limite del bullismo.

Marco, allora: perché non se li tinge questi capelli?
«Mah, a me avevano detto che il brizzolato funzionava. Scherzi a parte, sono sulla soglia dei 50 anni, come devo sembrare? Poi ci sono miracoli e altre cose, ognuno sceglie. Io voglio apparire nature»

C’è da dire che suo padre non aiuta. Ha 78 anni e sembra un ragazzino.
«E se non bastasse lui, c’è pure mia madre. Ma io sono stato il primo a dirmi davanti allo specchio: “Mannaggia, ora sembro più vecchio di papà”. Sul serio: è stato il primo pensiero».

La figura di suo padre sarà sempre stata ingombrante.
«Avere un cognome come Morandi non è stata un’agevolazione. Ho dovuto fare un percorso personale. Immagino succeda a tutti quelli nella mia condizione, perché il continuo confronto è inevitabile, c’è un pregiudizio costante. È capitato anche a me quando ho incontrato il figlio di un artista: lì ho capito tante cose, è stato utile».

Ha mai pensato di cambiare cognome?
«Forse solo per un attimo. Poi ho capito che non sarebbe servito a nulla: il vero lavoro dovevo farlo su di me. L’analisi mi ha aiutato molto».