Tanti cambiamenti dal punto di vista delle transazioni online in questo 2022. Alcuni paesi spingono per l’entrata, in pompa magna, dei bitcoin mentre altri tirano il freno a mano pensando sia un passo falso (e poco controllabile) lasciar perdere le monete tradizionali. Per quanto riguarda il gioco d’azzardo e le scommesse online la nuova moneta virtuale è sempre più accettata come pagamento. I migliori siti di scommesse online, qui le recensioni di siti di scommesse più conosciuti, infatti, hanno inserito i bitcoin tra i metodi più sicuri per giocare e aprire conti deposito.

Ad esempio la crescita di Dogecoin (una delle monete più conosciute) sta spingendo sempre più persone a scommettere su questa criptovaluta che ha come sponsor principale il magnate Elon Musk. Newegg, uno degli store di articoli hardware ed elettronica di consumo più conosciuti negli USA, ha accettato la criptovaluta come metodo ufficiale di pagamento. Il funzionamento è molto semplice: nel momento in cui si ordina qualcosa su Newegg i clienti potranno cliccare BitPay tra i metodi di pagamento. A quel punto verranno reindirizzati su una pagina che permetterà loro di usare i Dogecoin per le transazioni. Questa di Newegg è una novità sul mercato americano che si trova, per la prima volta, nella condizione di poter usare una criptovaluta in quella che è una catena di negozi al dettaglio. Si va oltre, quindi, quello che è il virtuale per entrare, a spron battuto, nel mondo reale. A questo punto quale sarà il prossimo step per le criptovalute? Si potrà pagare in un negozio come con una carta di credito tradizionale?

Anche la Cina apre allo yuan digitale

In un mondo sempre più digitale (forse neppure Blade Runner 2099, serie sequel del film di Villeneuve, è arrivata a tanto), anche la Cina si è aperta al mercato delle criptovalute. Alcune delle banche statali cinesi più grandi e conosciute hanno iniziato, infatti, a promuovere lo yuan digitale. Questo è un metodo di pagamento considerato migliore di servizi come Alipay e WeChat Pay, molto usati sul territorio cinese.

Reuters, l’agenzia giornalistica, ha rivelato, infatti, che 6 tra le più grandi banche cinesi, stanno promuovendo la nascita della Central Bank Digital Currency (CBDC) a Shanghai, in vista della corsa alle valute digitali che sta toccando la Cina tutta. Le banche, infatti, stanno cercando di consigliare a consumatori e commercianti a scaricare il portafoglio virtuale della CBDC e a effettuare acquisti con la yuan digitale. Questo sistema di pagamento è considerato, dagli esperti chiamati in causa per il lancio della moneta, come molto più conveniente dei metodi di pagamento mobile usati al momento nella nazione cinese.

Il lancio di questa moneta, comunque, potrebbe azzerare la concorrenza nel Paese e poi consentirebbe al governo cinese di controllare i dati finanziari dei propri cittadini (cosa che di certo non fa piacere alle tante società private che ora controllano i conti dei cittadini più ricchi).

In Turchia, invece, la criptomoneta è stata vietata

Al contrario di ciò che sta accadendo in Cina la banca centrale turca ha vietato qualsiasi tipo di pagamento tramite le criptovalute. Secondo la Gazzetta Ufficiale Turca, che ha emanato la comunicazione, i motivi sono legati ai rischi significativi che possono causare questo tipo di transazioni. Le criptovalute, secondo il Governo di Erdogan, non sono soggette a nessuna supervisione o regolamentazione e, quindi, i loro valori nel mercato possono essere troppo volatili per non causare un problema all’economia.

Il loro uso, poi, in quelle che il Governo ha chiamato “azioni illegali” grazie alla struttura basata sull’anonimato ha fatto sì che la restrizione fosse in vigore in meno di un mese, dalla fine di aprile 2021. Questa decisione è stata accolta molto criticamente nel paese, anche perché molti cittadini avevano pensato di utilizzare criptovalute per proteggere i loro risparmi

dal crollo della lira turca e dall’inflazione in forte crescita. Mentre i leader dell’opposizione parlano di questa decisione come di una “vera idiozia”, Erdogan continua incontrastato per la sua strada e, anzi, chiude in maniera definitiva questo mercato virtuale che non può controllare in maniera adeguata come il mercato finanziario tradizionale.