La polizia di Torino è arrivata poco prima delle 18 a Coverciano nel ritiro della Nazionale per sentire Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Torino sul calcio scommesse. Sono stati chiesti loro chiarimenti sulla vicenda, che ieri aveva già coinvolto il calciatore della Juventus Fagioli. I due centrocampisti sono stati accompagnati al colloquio con le forze dell’ordine dal capo delegazione Gianluigi Buffon. Al termine del colloquio i giocatori hanno lasciato il ritiro di Coverciano e sono rientrati a casa. Lo staff della Nazionale fa sapere che la decisione è anche a loro tutela.

Nel pomeriggio i due nomi di Zaniolo e Tonali, inseriti nell’inchiesta torinese, sono stati anticipati da Fabrizio Corona, che a sua volta era stato convocato dalla polizia e si è recato in Questura come persona informata dei fatti. L’agente fotografico al momento non risulta indagato, ha reso dichiarazioni agli agenti della polizia di Torino su delega della Procura piemontese, giunti nella sezione Fatebenefratelli della Squadra mobile.

La Federcalcio ha fatto una nota in serata in cui chiarisce che «la Procura della Repubblica di Torino ha notificato atti di indagine a Tonali e Zaniolo, attualmente in raduno con la Nazionale presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano». «A prescindere dalla natura degli atti — fa sapere la Figc— ritenendo che in tale situazione i due calciatori non siano nella necessaria condizione per affrontare gli impegni in programma nei prossimi giorni, la Federazione ha deciso di consentire il loro rientro presso i propri club, anche a tutela degli stessi».