Intervistata da Francesca Fagnani a “Belve”, Orietta Berti traccia un bilancio della sua vita e racconta il dolore più grande vissuto dopo la morte di Luigi Tenco a Sanremo:

“Non ho mai creduto al biglietto di Tenco. Suo fratello mi telefonò e mi disse che lui non avrebbe mai scritto un biglietto così. Vissi molto male quel momento. La gente mi escludeva, non potevo più andare in tv, non facevo interviste. Solo l’affetto del mio pubblico mi ha tenuto in vita”.

Il momento più imbarazzante, ha aggiunto Orietta, arrivò di fronte a un giornalista incontrato a Domenica In:

“Disse che non mi avrebbe fatto domande perché non mi riteneva all’altezza. Mi sentivo una nullità. Provavo un senso di colpa pur non avendo colpe. Il disprezzo è terribile, non lo auguro a nessuno. Non ho mai fatto pace con quell’episodio”.

Poi il passaggio sul matrimonio con il marito Osvaldo e la puntualizzazione sulla pensione:

“Ho versato contributi tutta la vita eppure mi danno 1000 euro. Mi sono informata, la gente dello spettacolo non prende tanti soldi”.

Divertente, invece, l’aneddoto legato alla proposta ricevuta affinché posasse per Playboy:

“Mia suocera mi disse che se lo avessi fatto, non avrei mai più rivisto casa sua. Anche Tinto Brass mi propose di fare un film. Avrei dovuto recitare nel ruolo della madre della modella, ma rifiutai”.

Costante nella sua vita l’amore per il marito Osvaldo, unico uomo che la cantante abbia mai voluto sposare. Smentito ogni altro flirt, compreso quello al quale Teo Teocoli ha fatto scherzosamente riferimento più volte:

“Figuriamoci. Inventa queste cose per ridere. E poi non mi sono mai piaciuti quelli troppo alti, mi viene il torcicollo”.