Ornella Muti si racconta senza filtri nella sua autobiografia “Questa non è Ornella Muti”, in uscita il 14 ottobre. In una lunga intervista rilasciata al “Corriere della sera”, racconta la verità su Adriano Celentano:
“Che fossimo stati insieme l’ha detto lui, senza chiedermi il permesso. Una violenza. Io aggiungo che è stata una storia breve, ma d’amore. Non concepisco il sesso per il sesso. L’ho detto: ci casco sempre quando uno è divertente. E lui lo era, molto. Ho tradito mio marito, che era ai tempi Federico Facchinetti, una cosa orribile. Forse, ho tradito perché ero stata tradita, ma a volte, è una scusa che uno si dà. E poi con Adriano è finita. Io ci sarei anche rimasta. Ma è andata così ed è stato meglio”
Il suo primo fidanzatino è stato Luca di Montezemolo:
“Non so chi l’ha detto. Qualcuno, non io. Avevo 16 anni. Ho un ricordo di Luca meraviglioso, perché era pazzo, pazzo: correva in mezzo alla strada all’improvviso e mi urlava “Ti amo!”. Mi regalò una fedina. Finì perché non sapevo che aveva un’altra fidanzata. Più altolocata. Scelse lei, Sandra. Poi, la sposò”.
Gli esordi al cinema non sono stati semplici:
“Nel cinema, sono stata sempre fuori posto. L’esordio fu per caso, a 14 anni. Mi vergognavo da morire, ma per La moglie più bella pagavano un milione di lire e papà era morto: in casa, avevamo bisogno. Vado e non avevo la più vaga idea di cosa fare. Nella prima scena, dovevo correre e urlare “non morire, non morire”. Corro, urlo e il regista, Damiano Damiani, piomba su di me e mi gira la testa con un ceffone. Così almeno avrei pianto. Io, per dispetto, non piansi. Andavo sul set terrorizzata, perché non sapevo mai quando arrivava lo schiaffone. Un’altra volta, mi ha scudisciato le gambe con un frustino. Il medico vide i lividi e mi mise a riposo per quindici giorni. Disse: questa bambina è traumatizzata. Alle lamentele di mamma, la produzione rispose: dovete ringraziare il cielo che la facciamo lavorare”.
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