Pupo è stato ospite di Facciamo finta che”, il programma di Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri in onda su R101. Dopo avere parlato della sua prossima tournée in Australia, Belgio, Lussemburgo e Germania, incalzato da Maurizio Costanzo, Pupo ha tirato fuori l’ostico argomento sulla guerra della Russia all’Ucraina. Come noto, Pupo ha un passato non proprio amichevole con il Paese ucraino, dal quale è stato “bandito” perché inserito nella lista nera degli indesiderati.

“Ho deciso di stare un po’ lontano dalla televisione e fare i miei concerti perché poi sai mi fanno le domande sulla Russia e io non voglio rispondere. Io non parlo di queste cose, io sono per la non semplificazione di queste storie, quindi preferisco non prendere parte ai programmi tv”.

Ha poi continuato:

“Io ho fatto un concerto privato molto bello per Lavrov, il ministro degli esteri, diversi anni fa e lui è un grande mio fan – credo lo sia anche oggi – e cantava Gelato al cioccolato che era la sua canzone preferita”.

È partito poi un discorso con Maurizio Costanzo:

“Buono quello”, il commento di Costanzo.Pupo: “Ma non è che vorrai proibire alle persone di cantare Gelato al cioccolato”.Costanzo: “Ma figurati, io penso alla faccia di Lavrov che canta Gelato al cioccolato, potrei pagare qualunque cifra per vederlo”.“Io ho rilasciato molte interviste in questi ultimi tempi parlando del mio rapporto che dura da 50 anni con la cultura popolare russa; io sono anche un buon esperto di letteratura, di matematica, di musica russa, però poi quando mi invitano a parlare di queste cose in Italia non c’è, a mio avviso, il clima giusto per poter esprimere, se non in un contesto di semplificazione che non amo, quello che in realtà dovrebbe essere discusso.Vogliamo la pace, vogliamo la pace nel mondo”.Costanzo: “Allora tu che sei intimo di questi chiamali e digli di lasciar perdere l’Ucraina”.Pupo: “Per Pasqua mi sono anche scambiato gli auguri con l’ambasciatore ucraino, lo conosco molto bene perché abita a 100 metri da casa mia a Roma e sono andato spesso da lui perché io sono dalla parte della gente, sia degli ucraini che dei russi, che sono dei cugini”.