Renato Pozzetto è stato un’icona cinematografica di molti film italiani girati tra gli anni ’70 e ’90. Ora che si avvicina a spegnere 78 candeline, l’attore ha reso note quelle che lui stesso – interpretando Il Ragazzo di campagna – definiva interessanti prospettive per il futuro. Per l’occasione ha rilasciato un’intervista a Libero Quotidiano, in cui ha risposto a domande legate sia alla sua vita professionale che privata.



“Loro sono indipendenti e non si annoiano mai. Io continuo a giocare con il mio lavoro. È la mia vita. Finché il pubblico gode e mi fa godere, io non mollo. Anzi…torno a teatro con Compatibilmente, un compendio dei miei 50 anni di carriera. Comicità e canzoni dal vivo, con l’orchestra dei The Good Fellas, rock’n roll e swing insieme. E sto lavorando a un film per l’anno prossimo. Una storia surreale, alla mia maniera. S’intitolerà Una mucca in paradiso. Protagonista è un contadino che ha perso tutto in un terremoto. Non si è salvato nulla, solo una mucca miracolosamente sopravvissuta tra le macerie. E con quella mucca s’incammina disperato fino a Milano dove ha la fortuna d’incontrare un magnate che, intenerito dalla storia, lo ospita in una foresteria nel Bosco Verticale.



All’ultimo piano il contadino scopre una grande terrazza attrezzata a prato. Lì porta la sua mucca e da lì inizia il film. Quest’estate ho detto no agli inviti per lavorare al progetto. Io ho fatto il cinema, non il gossip. Ho avuto la fortuna di essere stato sempre innamorato di mia moglie Brunella che ho perso nel 2009, pochi giorni prima di Natale. Ci siamo conosciuti da ragazzini sul lago Maggiore ed è stata una compagna fantastica, estranea al mondo dello spettacolo. Il cinema mi tratteneva a Roma, per questo avevo preso una bella casa vicino al Colosseo. Ma lei non ha mai voluto trasferirsi. Ho fatto il pendolare per una vita”