Un Nastro d’Argento speciale che omaggia l’intensa interpretazione di Pozzetto nel film di Pupi Avati Lei mi parla ancora e il riconoscimento ad un ritorno al cinema a quasi mezzo secolo dal debutto sugli schermi.

Così i Giornalisti Cinematografici festeggiano l’attore, protagonista inatteso di un film emozionante, nel ruolo che Pupi Avati gli ha regalato, dal libro autobiografico di Giuseppe “Nino” Sgarbi.

Un ruolo importante che gli ha consentito di rivelare un registro drammatico e toccante dopo quasi mezzo secolo di film interpretati – 75, proprio come gli anni che i Giornalisti festeggiano in quest’edizione – a volte anche diretti e sceneggiati, sempre, però, fino ad oggi nella commedia.

Dopo tanti anni di comicità Renato Pozzetto, con un talento drammatico inedito, negli anni mai rivelato, ci ha fatto scoprire grazie a Pupi Avati un’altra gamma di sfumature del suo essere attore, con un’interpretazione intensa e sorprendente – spiega a nome del Direttivo Nazionale la Presidente, Laura Delli Colli – e questo Premio è il riconoscimento ad un nuovo debutto, a quasi cinquant’anni dal Nastro d’Argento che siglò il suo primo successo sullo schermo, nel 1972, come miglior esordiente in  ‘Per amare Ofelia’ di Flavio Mogherini”.

Il film racconta di Un anziano farmacista che rimane vedovo dopo sessantacinque anni di matrimonio. I ricordi della sua storia con la moglie riaffiorano in lui con lucidità e ricchi di dettagli. La figlia dell’uomo, una nota editrice, decide di assumere uno scrittore affinché scriva un romanzo sulla vita dei genitori basandosi sui ricordi del padre.