Il neo sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, in due diverse interviste, al Corriere della Sera e a Repubblica, ha commentato la sua nomina, spiegando i progetti che è determinato a fare.

“Sono entrato in quota me stesso. Noi Moderati ha fatto alcuni nomi, ma Meloni ha pensato di dare a Lupi solo un posto da sottosegretario, dicendo che se ne voleva due, uno avrebbe dovuto essere Sgarbi. Un riconoscimento alla questione del merito che lei ha sollevato. “Io ho buoni rapporti con Lupi, abbiamo lavorato insieme, anche se sulle liste avrei fatto scelte diverse, non l’accrocco che abbiamo visto. Se mi avesse ascoltato avremmo preso il 3% e avremmo avuto due ministri. Ora mi sento pieno della mia autonomia. Non sono mai stato di destra, sono un anarchico. E in questo governo sono un plus”.

Morgan ha raccontato di avere fatto il suo nome a Meloni. Lo chiamerà al ministero?

“Assolutamente sì. Bisogna creare un dipartimento ad hoc per la musica, che deve essere affiancata all’arte, e lui avrà un ruolo. Morgan è un uomo di grande intelligenza, è un uomo libero, non si nasconde dietro la retorica degli slogan fascista/antifascista”.