Umberto Tozzi è stato intervistato dal Corriere dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera e anche i suoi progetti futuri. Ecco un estratto sulla sua amicizia con Raf:

Agli esordi incrociò Lucio Battisti.

«Alla Ricordi di Milano, primi anni Settanta. Era e resta uno dei più grandi. Io e i miei compagni eravamo dei ragazzini venuti da Torino, non so come riuscimmo a infilarci in quel gruppo. “Siete dei bei paraculi”, osservò Lucio».

Il suo amico Raf sostiene che lei è un ritardatario cronico.

«Vero. Ma è esattamente quello che racconto anch’io di lui. Per questo andiamo d’accordo. Ci vogliamo bene, però ci diciamo le peggio cose, così si fa. Senti chi parla, poi. Quando andammo a Bruxelles per l’Eurofestival con Gente di mare, era il 1987, eravamo tutti giù ad aspettarlo nella hall dell’hotel, ma di Raf nessuna traccia. Non rispondeva nemmeno al telefono della stanza. Mandarono me a cercarlo. Bussai forte alla porta. Mi aprì dopo qualche minuto, quasi stupito. Si stava asciugando i capelli con il phon».

Dice pure che a tavola è lungo come una quaresima.

«Vero pure questo, perché mastico piano, mi gusto il cibo. Anche a calcio ero sempre l’ultimo a uscire dagli spogliatoi, quando gli altri erano già sul pullman. Portavo i capelli lunghi, ci voleva tempo».