Enrico Vanzina risponde alle polemiche sul suo film “Lockdown all’italiana”, che arriverà nelle sale il 15 Ottobre. Il regista è stato criticato per aver realizzato una commedia ambientata in Italia nel periodo di chiusura causato dalla pandemia da Coronavirus. 

Le parole del regista: 

 “Sebbene faccia il cinema da tanti anni è stata una cosa totalmente inaspettata. Sono un po’ amareggiato. Per tante ragioni. Innanzitutto mi chiedo: quante sono le persone che hanno scatenato questo attacco? 40, 100, 200, 500? Cinquecento persone oggi bastano a mandare una persona e una cosa in prima pagina sui giornali, c’è da rifletterci”.

 

Vanzina non condivide il fatto che le critiche siano arrivate prima dell’uscita del film e che questo rappresenta un attacco alla libertà e al diritto di fare commedia: 

“Chi fa il cinema è abituato a essere giudicato, fa parte del nostro lavoro ed è giusto che sia così. Ma bisogna giudicare dopo aver visto le cose. Si è scatenato un attacco che colpisce qualcosa che va oltre la critica, perché mette in discussione il diritto alla commedia”.

E poi conclude:

Sono un pochino deluso dai colleghi, che evidentemente hanno paura di fare brutta figura sui social. E questo mi dispiace molto. Mi aspettavo qualcosa di più che non è arrivato“.

Fonte: La Repubblica