Condannati per diffamazione Luca Persico detto “O Zulù” e Marco Messina, entrambi del gruppo musicale dei 99 Posse, gruppo napoletano nato negli anni Novanta dall’esperienza del movimento studentesco della ‘Pantera’ nelle università e sull’onda delle aperture dei centri sociali organizzati autogestiti. Dovranno pagare 8mila euro più un risarcimento e le spese legali per alcune frasi contro Matteo Salvini pronunciate nel 2015, in cui invitavano i napoletani a prendere a calci nel sedere il leader della Lega prima che arrivasse in città per una manifestazione: lo avevano definito “lota”, visto che lui in passato aveva più volte avuto parole molto critiche verso il sud.

La decisione è del Tribunale di Napoli. Tra 90 giorni ci saranno le motivazioni. Claudia Eccher, avvocato di Salvini, commenta: “Siamo soddisfatti, lo scudo dell’arte invocato dai 99 Posse non protegge e non legittima ogni messaggio e in particolare quelli di odio alla persona“. Soddisfatto anche Rosario Marsico, avvocato del gruppo musicale: “È una sentenza che mi lascia soddisfatto, è una multa, con pena sospesa, a fronte di una richiesta di 10 mesi da parte del pubblico ministero”, e annuncia che presenterà comunque appello alla sentenza di primo grado. Quindi lo stesso Salvini, osserva in un post sul suo profilo Facebook: “Allora non è proprio sempre colpa di Salvini”.

In riferimento al post, Marsico afferma: “Suscitano meraviglia i toni trionfalistici del signor Salvini, sarebbe bene che la Lega e il suo leader se li riservino dopo il passaggio in giudicato della sentenza: un rappresentante politico che siede in Parlamento sa bene che è solo una sentenza di primo grado.”