Emanuel Lo e Giorgia sono innamorati da 21 anni. Era il 2004 quando si incontrarono la prima volta («un vero colpo di fulmine») e da allora sono più uniti che mai. Una coppia spontanea e ‘normale’ nonostante la fama, ma forse il loro segreto sta proprio nel loro sentirsi più normali che famosi. «Sono uno che fa la spesa e Giorgia è una che cucina, la nostra parte privata è, come dire, da persone normali – ha raccontato il prof di “Amici” sulle pagine di “Chi” – . La creatività è bella, ma è un lavoro, portarla dentro casa forse non va tanto bene. Mi sono sempre domandato perché dei giganti, penso a Michael Jackson o a George Michael, siano finiti come sono finiti. Secondo me capita quando non riesci a staccare, quando sei soltanto personaggio. Noi siamo persone e, le dirò, ci viene anche naturale».
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La cantante è reduce da un Festival di Sanremo di grande successo, nonostante il sesto posto in classifica. Il brano “La cura per me” e il compagno ammette di averla guardata «con gli occhi dell’incanto» sul palco dell’Ariston. «Mi sono riscoperto fan di Giorgia – spiega Lo – . Ed è bello adesso vedere come sta crescendo il suo pezzo».
Prima di conoscere Giorgia, il ballerino e coreografo non avrebbe mai pensato di mischiare la vita privata con quella professionale, ma l’incontro con la cantante ha mandato all’aria tutti i suoi propositi. «Dalla prima volta che ci siamo visti c’è stata una scintilla, però ci eravamo incontrati lavorando e per me il lavoro è lavoro, non si mischia mai ai sentimenti. Poi ci siamo incontrati di nuovo dopo un anno e a quel punto non ce la facevo, con lei c’era qualcosa di diverso, quell’emozione era forte, quindi le ho scritto una lettera. E dopo sei mesi, partita la tournée, è partita la nostra storia. Ed è stata la salvezza dei nostri sentimenti, sì, perché io mi sono liberato nel dirle quello che provavo e lei, credo, lo stesso».
Quindici anni fa a coronare il loro amore è arrivato il figlio Samuel che oggi sta cercando di seguire la propria strada, a dispetto della popolarità dei genitori. «Con lui mi diverto, mi piace troppo vederlo crescere. Gioca a calcio, noi diciamo sempre che farà l’avvocato e abbiamo sempre detto “lasciamogli fare le sue scelte”, era facile indirizzarlo sulla danza o sul canto, ma siamo stati attenti alle sue attitudini». Una famiglia unita, costruita giorno per giorno con fatica, pazienza e tanto amore. «Non siamo la coppia perfetta – conclude Lo – abbiamo passato tante fasi, ma oggi ci guardiamo e sentiamo gli anni che ci siamo guadagnati insieme».
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