Homer, Lisa e Bart, Boe. E, ancora Krusty il clown e tanti altri. I Simpson, trasmessi in Italia dal 1991, sono un cult, un fenomeno planetario di costume. Tra di loro, c’è l’immancabile amico di Bart, il povero secchione sfigato Milhouse. Quando sentiamo questo nome, in mente ci vengono subito il colore dei capelli blu e gli occhiali enormi. In seconda arriva subito la voce. Un doppiaggio straordinario (come anche quello di altri personaggi del cartone) che ha reso iconico e subito riconoscibile il personaggio di Milhouse. Tutto questo grazie al mitico Davide Lepore.

Davide nasce a Roma il 7 agosto del 1968 e comincia a doppiare fin da piccolo. Fratello della doppiatrice Georgia Lepore, Davide non solo ci ha regalato la splendida interpretazione di Milhouse, ma rimanendo nel tema cartoni, è di sua proprietà anche la voce di Chris Griffin, il figlio biondo della famiglia Griffin. Oggi vogliamo parlarvi di una piccola curiosità ma molto affascinante: per via degli anni che passano e la voce che cambia è difficile riconoscere sempre un doppiatore nei diversi film in cui lavora.

Difficile soprattutto perchè non vedendolo non possiamo avere neanche riferimenti visivi, ed in più se il doppiatore è un bravo trasformista (come in questo caso), le coordinate per rintracciarlo ogni volta spariscono. Ve lo ricordate Shining? Il famoso horror con Jack Nicholson? Importantissimo nel film è il ruolo del piccolo Daniel Torrance che non sono sentiamo parlare normalmente ma lo sentiamo anche dare voce (tramite il dito) alla sua “Luccicanza” che gli parla, dandogli consigli. Doppia interpretazione quindi per l’attore e quindi anche per il doppiatore. Ecco, nell’ormai lontano 1980, era proprio un piccolo Davide Lepore a dare voce a Daniel.
Affascinante e mai abbastanza approfondito il mondo del doppiaggio, dove la stessa voce la ricordiamo bene in due ruoli cosi distanti nell’interpretazione e nel tempo. Eppure è sempre la stessa.

Un discorso a tratti banale se si conosce il doppiaggio e le sue regole, ma se ci si ferma a pensare, finisce la razionalità ed inizia la magia.