Tra pochi giorni compirà 40 anni E.T. l’extra-terrestre,  film del 1982 prodotto e diretto da Steven Spielberg e scritto da Melissa Mathison. Nel cast troviamo Dee Wallace, Henry Thomas, Peter Coyote, Robert MacNaughton e Drew Barrymore. La pellicola fu presentata a Cannes nel maggio del 1982 e incassò 359.197.037 dollari in America, e 664.997.037 nel mondo.

TRAMA

Una notte, una misteriosa astronave atterra nel bel mezzo di una foresta della California e da essa scende un gruppo di botanici alieni che cominciano a prelevare campioni di vegetazione terrestre. Ogni alieno è caratterizzato da una grande testa, un collo periscopico e un cuore bioluminescente e comunica con gli altri attraverso la telepatia: il loro cuore si illumina di rosso durante uno scambio di determinate informazioni. Uno degli alieni si separa dal gruppo, affascinato dalle luci lontane della città, tuttavia in quel momento arrivano i veicoli del governo degli Stati Uniti, che inseguono la creatura spaventata. L’astronave e gli alieni intanto fuggono, decollando ed abbandonando sulla Terra l’esemplare rimasto indietro.

LA VOCE RAUCA DOVUTA AL FUMO

ET ha una voce molto particolare nel film: in lingua originale è doppiato da Pat Welsh, una signora anziana che viveva nella contea di Marin, in California. Fumava due pacchetti di sigarette al giorno, per questa ragione aveva un timbro vocale molto rauco che piacque molto al sound designer di ET Ben Burtt. La signora ha trascorso nove ore e mezza in studio di registrazione ed è stata pagata 380 dollari per la sua giornata di lavoro. 

 

LE REAZIONI DEGLI ATTORI ERANO VERE, IL FILM FU GIRATO IN ORDINE CRONOLOGICO

Steven Spielberg diresse ET in ordine cronologico per consentire agli attori di conoscersi durante le riprese, in modo di portare sul grande schermo le emozioni autentiche dei ragazzi, specialmente nella scena dell’addio alla fine del film. La scena finale è stata volutamente girata per ultima ed è stata anche l’ultima volta che il cast ha lavorato tutti insieme. Le reazioni che si vedono nella scena sono autentiche, la tristezza che traspare dagli occhi degli attori è reale.